Zaz Serie 960, storia delle prime auto Made Ucraina (prima parte)

Walter Gobbi

Zaz Seria 960. Torniano alla nostra rassegna auto costruite nell’Europa dell’Est, area dalle dinamiche costruttive industriali e storiche particolari che ha inciso e regalato modelli interessanti e rari al parco di modelli veicoli storici. Vediamo oggi le auto Zaz Serie 960. Iniziamo con il dire che si tratta din un’autovettura prodotta, in diverse generazioni, dalla ZAZ tra il 1960 e il 1994; è conosciuta anche come Zaporožec (Запорожець).

Ricordiamo che l’impresa automobilistica ZAZ è nata nel 1958, sotto regime sovietico in Ucraina e quindi parliamo di uno dei primi modelli costruiti dall’azienda ancora oggi esistente.

Zaz 960 è una serie di automobili che ha visto diversi modelli, alcuni riprendono chiaramente il disegno della Fiat e dei piccoli modelli simili come il maggiorino della Volkswagen. La prima automobile di questa serie (e, anche, la prima ZAZ in assoluto) venne presentata nel 1960, un paio d’anni dopo la fondazione dell’azienda. Nata con l’intento di essere l’autovettura della motorizzazione di massa dell’Unione Sovietica, la 965 era fortemente ispirata all’italiana Fiat 600. L’ordine di prendere spunto dall’utilitaria torinese venne direttamente dal Ministro del trasporti del Governo sovietico, senza nessun tipo di accordo con la Casa di Torino. Non è azzardato affermare che la ZAZ venne deliberatamente copiata dalla 600, tanto nell’impostazione tecnica generale (trazione posteriore, sospensioni posteriori (mentre per le sospensioni anteriori era ispirata alla Volkswagen Maggiolino con barre di torsione), freni a tamburo su tutte le ruote e motore montato posteriormente a sbalzo sul retrotreno) che in quella stilistica (la sezione anteriore e quella centrale della carrozzeria erano molto simili a quelle della 600, incluse le portiere controvento). Le uniche note di originalità della 965 derivavano dalla coda (con un piccolo terzo volume, appena abbozzato), dai convogliatori d’aria (sulla parte posteriore delle fiancate) due vistose prese d’aria a forma di orecchio d’elefante sulla fiancata e dal motore V4 raffreddato ad aria, dotato di albero controrotante per smorzare le vibrazioni. Il cambio era un convenzionale manuale a 4 rapporti. Le modeste prestazioni (80 km/h di velocità massima) consentite dai 23cv erogati dal motore (una potenza non dissimile da quella della Fiat 600) di 733cm³ non soddisfacevano gli utenti, anche per l’inefficienza della trasmissione. Nel 1963 la casa ucraina lanciò la 965A, che si distingueva dalla 965 per la cilindrata portata a 887 cm³ (26 cv) e l’eliminazione dei convogliatori d’aria sulle fiancate. La 965 A rimase in produzione fino al 1973.

Seconda parte.

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