Negli ultimi tempi, sul web sono apparsi diversi rendering che immaginano il futuro di alcuni modelli iconici di Alfa Romeo. Dalle ipotesi non ufficiali di un restyling della sportiva berlina Giulia, fino a nuove interpretazioni digitali di modelli leggendari come Brera e Spider, la passione per il marchio italiano è viva e vegeta.
Tra questi, anche l’Alfa Romeo MiTo continua a far parlare di sé, spesso ritratta in versioni digitali non ufficiali che ne rilanciano l’immagine. Come dimenticarla? La compatta di casa Alfa Romeo, prodotta dal 2008 al 2018, si è distinta nel segmento delle berline compatte sfidando avversarie del calibro di Volkswagen Golf e Ford Fiesta. Assemblata nello stabilimento di Torino, la MiTo si presentava come una hatchback a due porte (o tre contando il portellone posteriore), con motore e trazione anteriore.

La piattaforma su cui si basava la MiTo era condivisa con modelli come Opel Corsa e Fiat Grande Punto. Nel corso della sua carriera, Alfa ha proposto diverse motorizzazioni benzina e due versioni turbodiesel, abbinate a cambi manuali e automatici.
Anche se non esiste un successore diretto, la Junior, crossover di segmento B, può essere considerata come una sorta di erede (più o meno) spirituale della MiTo. Tuttavia, la MiTo originale ha lasciato un vuoto nel cuore degli appassionati.
Una possibile nuova generazione potrebbe nascere sfruttando proprio la piattaforma modulare CMP, la stessa utilizzata oggi da modelli come Opel Corsa, Peugeot 208, Lancia Ypsilon, e naturalmente dalla Alfa Romeo Junior.
Nonostante le voci di un possibile ritorno in chiave elettrica, Alfa Romeo non ha ancora confermato alcun progetto di rilancio. Tra i fan della MiTo c’è anche il famoso designer Tommaso D’Amico, tda_automotive, che ha recentemente diffuso una versione CGI sui social.

Questo concept riprende la classica calandra Alfa Romeo con il logo in evidenza e i cerchi distintivi, ma nel complesso il design appare più maturo e sobrio, quasi una rivisitazione di una Volkswagen Polo con dettagli personali. Sarebbe anche interessante (e molto) vedere una versione Quadrifoglio in cima alla gamma, trasformando la futura MiTo in una vera hot hatch.