Alfa Romeo Milano: il B-SUV che ti farà innamorare del Biscione

M Magarini
L’Alfa Romeo Milano sarà il nuovo fenomeno del mercato? Il B-SUV promette di far schizzare verso l’alto le vendite del Biscione.
Alfa Romeo Milano render

Alfa Romeo sta per alimentare le sue ambizioni di conquista del mercato nel 2024 con l’attesissima Milano. Dopo settimane di speculazioni con il nome in codice “Brennero”, la casa automobilistica ha finalmente annunciato il nome definitivo. La Milano si inserisce in una categoria completamente diversa rispetto alla recente produzione Alfa, come la spettacolare sportiva 33 Stradale, destinata ai veri appassionati e pronta ad uscire dalle linee di produzione il prossimo giugno. Il debutto della Milano coinciderà con il 114° anniversario del marchio, un’occasione per omaggiare la storia di Alfa Romeo con un’espressione di straordinaria qualità progettuale.

Sebbene non possa competere con la grandiosità della 33 Stradale, la Milano avrà il suo compito nel mantenere alto il prestigio del marchio. La decisione di rendere omaggio a Milano sottolinea il legame profondo con la città lombarda, le cui radici affondano nelle origini del brand, ora guidato da Jean-Philippe Imparato. Durante gli incontri con la stampa, l’amministratore delegato ha sottolineato le enormi opportunità di business scaturite dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe, creando Stellantis nel 2021.

L’ingresso della Milano sul mercato è dettato da ragioni economiche, con l’obiettivo di capitalizzare sul segmento degli Sport Utility compatti, attualmente in forte crescita. Sebbene la presentazione sia prevista per aprile, sono trapelate alcune intriganti indiscrezioni sulle caratteristiche che, come sempre, mi impegnerò a svelarvi nei prossimi paragrafi.

Partiremo con un’analisi dettagliata dell’estetica, usando le suggestive immagini digitali create dai talentuosi artisti della grafica online. Successivamente, esamineremo l’interno, dalla spaziosità alle dotazioni di bordo. Concluderemo esplorando le motorizzazioni, i prezzi e gli avversari principali di questa nuova proposta Alfa Romeo.

Alfa Romeo Milano: gli esterni

Alfa Romeo Milano render

Nonostante la Casa abbia cercato in ogni modo di mantenere un clima di totale segretezza sul progetto, delle immagini relative all’Alfa Romeo Tonale sono trapelate ugualmente. Analizzando il materiale raccolto, emerge che la zona anteriore sarà particolarmente aggressiva, con un frontale di forte personalità caratterizzato dallo scudetto al centro e luci sottili con fari a LED suddivisi in diversi segmenti.

Tradizionalmente, l’attenzione cade soprattutto sul “lato A” della vettura, quindi è presumibile che il centro stile abbia concentrato lì i principali sforzi. Osservando il profilo, la nuova vettura presenterà delle interessanti soluzioni per le maniglie: si prevede che siano posizionate sotto la linea di cintura davanti e nascoste nell’intelaiatura dei finestrini posteriori. Nella parte posteriore, i gruppi ottici dovrebbero integrare la tecnologia LED, garantendo un’eccellente visibilità su strada. Come elemento di collegamento, si ipotizza una banda nera a tutta larghezza con l’emblema del marchio al centro, estesa verso le ruote.

Considerando l’importanza che l’attuale clientela attribuisce alla personalizzazione, ci si aspetta un’ampia gamma di colori disponibili. Queste variazioni cromatiche cercheranno di soddisfare diversi gusti e personalità, offrendo opzioni sobrie o più vivaci. È plausibile immaginare una ricca selezione di cerchi in lega, forse comprendente kit inediti. Tuttavia, la priorità rimarrà la concretezza, poiché una tale gamma di opzioni può impattare sulle produzioni di massa. Nonostante l’azienda abbia presentato molti modelli spettacolari in passato e continuerà a farlo, questa volta la priorità sarà incentrata sulla concretezza, anche attraverso l’utilizzo di economie di scala.

A tal proposito, è previsto che la piattaforma sia la stessa delle cugine Fiat 600 e Jeep Avenger. Mentre la prima ha recentemente debuttato, la Jeep è già un successo comprovato, come dimostrano i suoi ottimi numeri di vendita. L’iniziativa ha dato i risultati sperati, dando alle parti coinvolte nell’Alfa Romeo Milano una solida base su cui costruire.

Gli interni

Per quanto riguarda gli interni, facciamo riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Imparato in una conversazione con il magazine britannico Autocar. L’amministratore delegato ha anticipato un avanzamento tecnologico, in linea con le innovazioni avvenute nel settore. Tuttavia, parlare di una rivoluzione sembra eccessivo, poiché gli studi hanno evidenziato un interesse moderato da parte del pubblico. Non sembra esserci un forte desiderio di adottare un abitacolo super hi-tech. Anzi, ci si auspica un approccio più orientato alla piacevolezza di guida.

La configurazione dei futuri veicoli sarà centrata sul conducente, senza adottare display dalle dimensioni di un tablet o trovate superflue che potrebbero togliere divertimento alla guida. L’incremento delle dimensioni dello schermo avverrà in modo ponderato, senza esagerazioni. Il quadro strumenti digitale conterrà solo le informazioni essenziali per il guidatore, per consentirgli di tenere sotto controllo la situazione.

Inoltre, le analisi hanno evidenziato un continuo interesse per il cosiddetto “cannocchiale” e pertanto questo elemento sarà confermato. Tuttavia, considerare un atteggiamento “snob” nei confronti della tecnologia significa deviare dalla rotta. Ci saranno comunque progressi, come evidenziato dal lancio l’anno prossimo di un veicolo dotato di una sofisticata architettura chiamata STLA Brain.

I sistemi ausiliari alla guida saranno presenti, ma con alcune limitazioni. Saranno implementate solo funzioni in grado di migliorare effettivamente l’esperienza di guida degli utenti. L’obiettivo non è quello di adottare ogni tipo di sistema di assistenza alla corsia, comodità o prevenzione degli incidenti solo perché sono presenti nella concorrenza. L’approccio rimarrà selettivo. A differenza di Tesla, per esempio, l’aspetto sarà meno esasperato, in linea con la tradizione consolidata della compagnia milanese.

Motori e prezzi

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Sotto il cofano dell’Alfa Romeo Milano sarà disponibile un motore a benzina o completamente elettrico. Nel caso della prima opzione, l’acquirente avrà a disposizione un tre cilindri turbo da 1.2 litri mild hybrid da 100 o 136 cavalli. Si tratta di un’evoluzione del propulsore benzina presente in alcuni modelli del gruppo Stellantis, caratterizzato da una distribuzione a catena, che garantisce maggiore affidabilità rispetto alla cinghia tradizionale.

La versione completamente elettrica avrà una potenza di 156 CV, alimentati da una batteria da 51 kWh, offrendo un’autonomia di circa 400 km. Non si tratta di cifre straordinarie, ma sono in linea con la media del segmento. In aggiunta, si sente parlare con insistenza di una variante più sportiva, sempre a zero emissioni, forse lanciata in un momento successivo al debutto, con una potenza di oltre 220 CV e trazione integrale. Questa mossa seguirebbe la strategia delineata da Luca Napolitano anche per la nuova Lancia Ypsilon, che nel 2025 sarà disponibile nella variante HF.

Il prezzo di partenza dell’Alfa Romeo Milano sarà di circa 27.000 euro, con l’arrivo nelle concessionarie previsto dopo l’estate del 2024. Come al solito, il costo aumenterà con gli allestimenti più premium e gli optional. Tra le concorrenti sul mercato italiano troviamo vetture di rilievo come la Volkswagen T-Roc, la Peugeot 208, la Peugeot 2008, la Ford Puma, la Renault Captur e la Citroen C3 Aircross. Riguardo alla vettura del marchio Citroen, nel 2024 passerà alla generazione successiva, seguendo il percorso della C3 presentata nei mesi scorsi. La lista delle concorrenti è caratterizzata non solo dalle dimensioni e dall’accento sulla versatilità, ma anche da un’ampia gamma di motorizzazioni, sia termiche che elettrificate.

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