Il 2024 ha visto un calo preoccupante nelle vendite di auto elettriche, un fenomeno che assume particolare rilevanza in vista del 2025, quando entreranno in vigore nuove normative sulle emissioni, sempre più stringenti per i produttori automobilistici. Queste potrebbero comportare pesanti sanzioni, con multe che potrebbero raggiungere i 15 miliardi di euro. L’allarme è stato lanciato da Luca de Meo, CEO di Renault e presidente di Acea. In Europa, dove si sono verificate anche frodi legate alle colonnine di ricarica, le immatricolazioni di veicoli elettrici hanno subito una flessione del 43,9% ad agosto 2024.
Luca de Meo preoccupato: mercato delle auto elettriche al 50% delle aspettative
Luca de Meo evidenzia la gravità della situazione, sottolineando l’importanza del settore automobilistico europeo e il suo impatto economico. Questo rappresenta infatti l’8% del PIL totale e assicura occupazione a 13 milioni di persone. De Meo ritiene essenziale una sinergia tra i paesi europei per fronteggiare la concorrenza cinese, che domina il 30% del mercato automobilistico globale e controlla il 60% di quello delle auto elettriche.
“Ci avviciniamo al 2025 con un mercato delle auto elettriche che è la metà di quello che dovrebbe essere, e questo senza visibilità sulle misure di stimolo della domanda, e soprattutto con la spada di Damocle di multe miliardarie, mentre noi, industria automobilistica, ci apprestiamo a lanciare ben 86 nuovi modelli di auto elettriche in 24 mesi. Questo è un caso concreto in cui l’Europa potrebbe dare un segnale di pragmatismo e mostrare la sua capacità di sostenere la transizione guardando all’obiettivo e non alla scadenza”, scrive Luca de Meo in un articolo per il Sole 24 Ore.
L’amministratore delegato di Renault ha sottolineato anche le difficoltà economiche nella produzione di veicoli compatti. Secondo de Meo, i prezzi in questo segmento sono lievitati del 60%, considerando solo i modelli base. Questa situazione crea difficoltà sia per i costruttori che per i consumatori. Questi, di fronte a costi troppo elevati per auto di piccole dimensioni, tendono a orientarsi verso vetture più grandi, ritenendole un investimento più “sensato”.