Cina con le mani nei capelli per le politiche sull’auto elettrica in Europa: lo UK piazza la tassa pay-per-mile (paga per miglio), tale per cui versi allo Stato tanti soldi quanti km fai, e allora le Case cinesi aiutano i consumatori stangati. Jaecoo e Omoda annunciano un rimborso fiscale per contrastare la legnata. Sono del Gruppo Chery: un colosso automobilistico che, attraverso questi due brand, attua la strategia di espansione nel mercato europeo, inclusa l’Italia.
Auto elettrica in Europa: tante idee e confuse
Prima l’Europa mette al bando il termico, poi incentiva l’elettrico, quindi lo tassa o lo respinge. Infine dice che servono a salvare la Terra dall’inquinamento, ma le riempiono di dazi anti Dragone. Di fronte a una politica con tante idee e confuse, la Cina risponde in modo diretto, pratico, concreto, come suo solito: Jaecoo e Omoda restituiscono quanto versato. Per il cliente di questa e di tutte le BEV una noia comunque. Brutto anticipare i quattrini, e attendere l’indennizzo. Una gran seccatura. Si tenga presente che moltissimi governi pensano a un giro di vite fiscale anti BEV per il timore di perdere quattrini.

Soldi, elettrico, bilancio dello Stato: paura
D’altronde il governo GB ha paura: meno auto termiche, meno tasse carburante, addio alla pacchia dell’automobilista bancomat da spremere. Di qui una tassa di circolazione di 3 pence per miglio per le auto elettriche. Sono 2,2 centesimi di euro per chilometro. Operazione che tutti gli esecutivi osservano con estremo interesse: un test di laboratorio. Il brutto per l’erario è che – con la pompa di benzina e diesel – il quattrino era immediato. Con l’elettrico, ci sono essere giochini e artifizi sul chilometraggio. Le cose diventano più complicate.
Iniziativa lodevole
Tanto di cappello alla Cina che ha un traguardo serio e cerca di raggiungerlo in tutte le maniere: l’elettrico con mille bonus di vario genere. Invece da noi non si capisce niente, in un Vecchio Continente sempre più bolso. Innanzi a cotanta scempiaggine, per ora i cinesi rimediano. Occhio a non far abituare troppo bene i governi, così tanto pigri. Gli esecutivi potrebbero far schizzare insù le tasse BEV, perché tanto ci pensa Pechino a ritornare il denaro.
I marchi cinesi Omoda e Jaecoo hanno immediatamente risposto all’annuncio del governo secondo cui un sistema di tassa di circolazione paga-per-miglio entrerà in vigore a partire dal 2028, costando essenzialmente al conducente medio di veicoli elettrici centinaia di sterline l’anno. La coppia ha lanciato il proprio Tax Rebate, che a loro dire annullerà la tassa di circolazione in arrivo di 3 pence per miglio per 20.000 miglia. Ti copre per 32.186,88 chilometri.
Niente è gratis: devi comprarla a rate
Disponibile sulle vetture completamente elettriche Omoda E5 e Jaecoo E5, che condividono la stessa base meccanica, il rimborso fiscale di £ 600 – € 684,41 – è offerto sulle auto acquistate tramite finanziamento Omoda e Jaecoo con un contratto di 48 mesi. Le Case sottolineano che si dice che il veicolo elettrico medio percorra 8.740 miglia ogni anno, il che equivarrebbe a £ 262 – € 298,82 – di tassa di circolazione a 3 pence per miglio.

Altro che libertà di movimento con la tua auto
Ricapitoliamo. C’è l’incentivo statale BEV, poi la tassa BEV, le macchine a benzina e diesel vengono osteggiate con pesanti balzelli e blocchi, quindi arriva la Casa che ti dà indietro i soldi delle imposte (per un po’ di km), ma devi fare il finanziamento. Sul prestito tu ci paghi gli interessi TAN più il costo totale TAEG. Sarebbe questa la mobilità del futuro? I due costruttori cinesi fanno quel che possono, ma la situazione appare imbarazzante sotto il profilo della libertà di acquisto e movimento in auto.
