Auto ibride: le 5 più economiche, sotto i 25 mila euro

M Magarini
Mazda2 Hybrid

Il rinnovamento del parco circolante italiano è uno dei temi centrali nella definizione della mobilità del futuro. In rapporto agli altri major markets, la nostra penisola soffre, infatti, ancora di una forte arretratezza. Negli ultimi mesi si sono registrati dei passi in avanti, ma rimane parecchia strada da fare. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il processo è stato appena intrapreso. Servirà tanto duro lavoro prima di assistere a dei tangibili progressi, necessari alla luce dei dati di settore. I 12 anni e 2 mesi di età media la dicono lunga sullo stato in cui versa la nostra penisola, specialmente se rapportati ad altre potenze, quali la Germania, il Regno Unito e la Francia, dove è di 10 mesi. Tra le protagoniste del nuovo corso vi sono pure le auto ibride, da molti ritenute il compromesso ideale tra il passato e il futuro. Le immatricolazioni messe a segno dai Costruttori sono, del resto, eloquenti sul netto cambio di direzione del pubblico. Che ha preso finalmente coscienza sulla necessità di correggere il tiro, in favore dell’ecosistema.

Troppo spesso vessato in passato, adesso è giunta l’ora di prendere in mano la situazione, onde evitare di pentirsene amaramente. I continui messaggi di allerta lanciati dall’ambiente hanno smosso le coscienze e tra le chiavi decisive nella politica, uno spazio di rilievo lo assume il comparto green dell’automotive. Ciò su cui noi ci andremo a soffermare nel corso dei paragrafi seguenti sono, per l’appunto, le auto ibride, le quali vengono proposte a condizioni più accessibili delle pure elettriche. D’altro canto, delle emissioni di anidride carbonica ne emettono e, pertanto, l’esecutivo ha disposto tre differenti classi di incentivi. Comunque, si tratta di un notevole passo in avanti rispetto al passato e chiunque decida di compiere tale scelta lo deve sapere.

La situazione non cambierà dall’oggi al domani, ma la situazione migliorerà di parecchio. Andiamo allora a vedere quali sono le cinque proposte disponibili nelle concessionarie convenienti dal punto di vista del prezzo. Non abbiamo preso a riferimento i marchi troppo piccoli, bensì delle realtà consolidate, capaci di dare delle risposte importanti sotto il versante della qualità. La soglia massima è di 25 mila euro (a cui sottrarre gli incentivi governativi) e da lì scenderemo fino alla soluzione meno cara in assoluto. Per ognuna delle opzioni non ci soffermeremo esclusivamente sul prezzo di listino, bensì ne passeremo in rassegna le caratteristiche. Vi spiegheremo quali sono i punti di forza di ciascuna di esse, pure in merito alle performance su strada.

Renault Captur E-Tech: prezzi a partire da 25.750 euro

Renault Captur E-Tech

Nel corso della “Renaulution”, avviata dalla Losanga due anni orsono, la Captur è una delle auto ibride più appetibili in assoluto. Incentrata sulla medesima piattaforma CMF-B della Clio, ne condivide pure le tecnologie di alimentazione, pur avendo il merito di distaccarsi, per dare sfogo a un’identità propria. Una qualità riconosciutale dagli appassionati è la capacità di rimanere fedele a sé stessa con la seconda generazione, senza che ciò significhi vivere di rendita. Al contrario, si registra un lavoro accurato per quanto riguarda i materiali e le finiture.

All’altezza delle aspettative, le tecnologie ausiliarie di guida (ADAS), fanno la gioia della clientela attuale. E poi non dimentichiamo la sufficiente capienza del vano bagagli, complice il divanetto posteriore scorrevole. Il “cuore pulsante” è dato da un’unità termica e due elettriche, per una potenza totale di 145 CV. Le idee messe in atto dalla squadra di lavoro consentono di muoversi in città per l’80 per cento in ambito elettrico, in maniera da ridurre di quasi la metà i consumi in confronto a un’equivalente propulsore ICE. Ammontano a cinque gli allestimenti: Zen; Intens; Business; R.S. Line; Initiale Paris.

Honda Jazz: prezzi a partire da 24.500 euro

Honda Jazz

Lanciata nella seconda metà del 2021, la nuova generazione di Honda Jazz ha avuto il coraggio di osare, esponendosi al rischio di critiche. Onde evitare di pagare un ritardo nella qualità costruttiva rispetto ai principali competitor, il reparto di ingegneria è stato invitato ad apportare un deciso rinnovamento.

In termini di estetica, siamo in presenza grossomodo del solito stile di carrozzeria, che strizza l’occhio agli amanti delle “monovolume”. Il cuore della novità è da ricercarsi in profondità, nel powertrain full-hybrid e:HEV.

Il gruppo costituito dall’unità a benzina i-VTEC da 1,5 litri e da due unità elettriche sa sprigionare una potenza complessiva di 109 CV e di 253 Nm di coppia motrice massima. Da ferma raggiunge i 100 orari in 9,4 secondi e, sul versante della velocità massima, tocca un picco di 175 km/h. Come accumulatore, la scelta è ricaduta su uno agli ioni di litio.

Di allestimenti se ne contano quattro: Comfort, Elegance, Executive e Crosstar Executive (pure dalla finitura bicolore, che in ottica stilistica richiama, in chiave sbarazzina, lo spirito di una crossover).

Mazda2 Hybrid: prezzi a partire da 23.620 euro

Mazda2 Hybrid

 

Nata dalla sinergia con la Casa delle Tre Ellissi, la Mazda2 ricorda molto da vicino la Toyota Yaris Hybrid. I benefici in termini di rapporto qualità-prezzo si notano tutti. Grazie alle economie di scala, il Costruttore ha realizzato un modello di assoluto livello, ottimo da ogni angolazione. Il colpo d’occhio offerto dagli esterni risulta convincente, in linea con le aspettative del pubblico di riferimento. Al tempo stesso, gli interni si rivelano altrettanto concepiti in maniera accurata, capaci di appagare fino in fondo.

Di spazio ce n’è a sufficienza, la fattura dei rivestimenti raggiunge una valutazione discreta e l’equipaggiamento tecnologico risponde alle richieste generali. Come chiaro che sia, non bisogna alzare nemmeno troppo le aspettative. Lo schermo adibito all’infotainment è disponibile in due differenti versioni, entrambe dalle dimensioni contenute, na nemmeno troppo (da 7 o 8 pollici).

A livello di motorizzazioni, la base portante è costituita dal tre cilindri a benzina da 1.5 litri da 91 CV, affiancato da un modulo elettrico da 80 CV. Il sistema concepito dà l’opportunità ai guidatori di viaggiare in modalità full electric in città e tiene i consumi sotto controllo. Di equipaggiamenti se ne contano tre: Pure; Agile; Select.

Toyota Yaris Hybrid: prezzi a partire da 23.110 euro

Toyota Yaris Hybrid

Con il passaggio alla nuova generazione (avvenuto nel 2020), la Yaris è una delle auto ibride di maggior fortuna nel Belpaese e tuttora riesce a dire parecchio la sua, a dispetto della folta e agguerrita concorrenza. Le immatricolazioni totalizzate premiano l’impegno del colosso del Sol Levante nel full hybrid, in cui è senz’altro un’esperta.

Con oltre 170 mila clienti dal lancio assoluto nel 2012, è la best seller per eccellenza della sua tipologia. Le convenienti condizioni economiche hanno avuto un ottimo impatto a tal riguardo, per un investimento comunque ben ponderato. Il know-how tecnico accumulato in materia ha consentito di realizzare una proposta di ottimo livello, al passo con le innovazioni dell’epoca attuale. La Toyota Yaris Hybrid è acquistabile in cinque differenti allestimenti: Active; Trend; Lounge; Style; GR Sport.

Renault Clio E-Tech: prezzi a partire da 21.700 euro

Renault Clio E-Tech Hybrid

Nessuna delle auto ibride esaminate regge il passo della Renault Clio a proposito del costo da porre in preventivo. Nata sulla medesima piattaforma della sorella Captur e della cugina Nissan Juke, genera una potenza complessiva di 140 CV, frutto del lavoro in sinergia di un’unità motrice a benzina e di due elettriche. In abbinamento, figura il cambio automatico e una tecnologia votata all’elettrico. La gamma si compone di quattro allestimenti: Zen; Business; Intens; R.S. Line.

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