Autovelox: attenzione alle sorprese del nuovo codice della strada

M Magarini
Con il disegno della legge approvato dal Consiglio dei Ministri, il Governo italiano punta a rivedere anche l’uso degli autovelox
Autovelox

Le severe disposizioni contenute nel disegno di legge sono già valse al decreto il titolo di “tolleranza zero”. Ottenuto il via libera da parte del Consiglio dei ministri, il pacchetto di misure promosso da Matteo Salvini verrà ora discusso in Camera e Senato. Tra gli argomenti trattati, figurano pure gli autovelox, i quali andranno incontro a importanti modifiche normative. Secondo quanto riferisce il vicepremier d’ora in avanti smetteranno di essere uno strumento usato dai Comuni solo per fare cassa. Tutelare l’incolumità, la vita e la sicurezza dei conducenti sarà il principio da osservare nella loro implementazione.

Autovelox, come cambiano le regole con il nuovo codice della strada

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Di conseguenza, ha chiesto agli uffici di predisporre delle localizzazioni consone. Mettere l’autovelox dove la velocità scende all’improvviso dai 90 ai 50 km/h non sarà più consentito alle istituzioni comunali. Sul tema ha avuto di recente pure dei confronti a distanza con i sindaci di Milano e Roma. Soprattutto con il primo cittadino del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, è stato poco prodigo di complimenti, anzi.

Ad avviso del leghista sarebbe il caso di rivedere le manovre, onde evitare di pesare troppo sui bilanci delle famiglie. In un periodo del genere, contraddistinto dall’incertezza economica a causa anche della sfavorevole situazione sociopolitica, sarebbe opportuno avere un atteggiamento più collaborativo con la popolazione, rivendica Salvini. Che non ha comunque nemmeno risparmiato il numero uno della Capitale, Roberto Gualtieri, autore di misure con cui non si sente d’accordo.

Autovelox

La disciplina degli autovelox è trattata all’articolo 6 del disegno di legge, dedicato all’Accertamento delle violazioni con dispositivi di controllo automatico. Il testo approvato mette in chiaro il bisogno di emanare un regolamento specifico, approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, diretto proprio da Salvini.

Dunque, riprendendo le sue stesse parole, il Codice della Strada prevedrà un’omologazione a livello nazionale per evitare l’anarchia dell’autovelox fai da te. Le condizioni per l’installazione e l’esercizio dei dispositivi di controllo saranno uniformi nei Comuni, con regole precise, sanzioni eque e concrete e diritto ai guidatori di difendersi, che saranno i protagonisti della sicurezza stradale.

A ogni modo, il testo presentato non è da ritenersi definitivo. Difatti, qualora il Parlamento lo dovesse ritenere opportuno potrà proporre eventuali revisioni. L’atteggiamento è di massima collaborazione, a patto di andare incontro alle esigenze degli elettori. A quel punto, ci saranno i margini per raggiungere un’intesa, in grado di soddisfare ciascuna delle parti coinvolte in materia. Le settimane a venire saranno decisive nel processo, con l’obiettivo di trasformare la proposta in legge entro il prossimo autunno.

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