Biocarburanti, quando i rifiuti si trasformano in risorsa: scende in campo un altro grande distributore

M Magarini
Le stazioni di rifornimento coi biocarburanti crescono in Italia: un altro grosso operatore comunica la sua discesa in campo
Rifornimenti carburanti

Q8 si dimostra ancora una volta attenta alle esigenze dell’ambiente. Mentre manca tuttora l’ok dalle istituzioni europee per il suo impiego dopo il 2035, i biocarburanti stanno prendendo piede in Italia. A tal proposito, si veda il caso di Eni, che ha installato 50 stazioni di ricarica lungo la nostra penisola, con l’obiettivo di triplicarle nel prossimo futuro. La formulazione di Q8, denominata HVO+ (olio vegetale idrotrattato) promette di ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) del 90 per cento sull’intero ciclo di vita del prodotto, basandosi sulle materie prime rinnovabili. Nel frattempo, la stessa azienda ha rivisto la gamma Hi Perform, introducendo dei composti più efficienti per benzina e diesel a elevate prestazioni.

Q8 coi biocarburanti fa bene all’ambiente e al portafoglio

Prezzi dei carburanti

Come sappiamo, i biocarburanti vengono ottenuti attraverso il riciclo di scarti vegetali e animali, provenienti dalle alghe, dall’allevamento e dalla lavorazione del legno. Nel comunicato stampa rilasciato da Q8, viene sottolineato come ciò favorirà l’economia circolare. Tra i vantaggi associati, la minor produzione di rumore e di fumo, nonché una migliore partenza a freddo. Inoltre, i propulsori e i sistemi di alimentazione ne traggono beneficio, poiché mantenuti più puliti con l’impiego di detergenti specifici.

Se gli eFuel, promossi dal cancellierato di Olaf Scholz, hanno ottenuto il via libera della Commissione UE, i biocarburanti costituiscono una battaglia non ancora vinta dal Governo italiano. Ma le interessanti prospettive evidenziate dagli analisti di settore lasciano sperare in un ripensamento.

Le tipologie a oggi presenti sono due: il bioetanolo e il biodiesel. Il bioetanolo deriva dalla fermentazione di zuccheri e amidi, presenti in coltivazioni quali il frumento, la canna da zucchero e il mais. In un successivo frangente, la miscela viene mischiata con la benzina, così da ricavare un carburante per i veicoli a motore. Per quanto riguarda, invece, i biodiesel, essi derivano dalla trasformazione di oli vegetali o grassi animali e alimentano i propulsori a gasolio.

A partire sempre dal mese di luglio, saranno disponibili i prodotti Q8 Hi Perform 100 Ottani e Q8 Hi Perform Diesel. Il primo, dedicato alla benzina prestazionale, potrà contare sull’etichettatura E10 (cosa mai accaduta finora in Italia) ed è formato in buona parte da componente rinnovabile. Inoltre, le proprietà detergenti delle molecole aumentano la resistenza all’usura del motore sia di vecchia che di nuova generazione. Adottabile, con l’intero parco circolante consente di ridurre del 9 per cento le emissioni di anidride carbonica. Il Q8 Hi Perform Diesel consegue, a sua volta, standard di efficienza più elevati e riduce l’anidride carbonica emessa nell’ambiente fino al 12 per cento.

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