BMW: i nuovi DRL ridurranno l’abbagliamento e amplieranno le opzioni di design

Andrea Senatore Foto Autore

Il design dei fari ha apparentemente raggiunto il suo apice, con la tecnologia di illuminazione adattiva multibeam potenziata dal laser. Ma, sebbene questo sia quanto di meglio si possa ottenere al momento, un nuovo brevetto BMW presso l’Ufficio tedesco dei brevetti e dei marchi (DPMA) mostra un’altra possibile evoluzione nella tecnologia dell’illuminazione.

Un nuovo brevetto depositato da BMW mostra un’altra possibile evoluzione nella tecnologia dell’illuminazione

Questo brevetto si applica alle luci di marcia diurna (DRL) e alle luci di posizione laterali e potrebbe presto apparire sui modelli BMW tradizionali come l’iX3 o la Serie 5 di prossima generazione e potrebbe estendersi anche all’intera gamma della casa automobilistica tedesca.

Ciò che rende così interessante questo brevetto specifico è che non si basa affatto su controlli elettronici o attuatori elettrici ma è invece un sistema passivo che modifica l’intensità e la direzione del fascio luminoso in direzioni predeterminate. Ciò ridurrà l’abbagliamento dai DRL senza compromettere la visibilità dell’auto per gli altri utenti della strada.

Gli attuali LED DRL si accendono solo nello schema con cui sono stati progettati dagli ingegneri. Questo schema è determinato dalla forma delle guide luminose a LED all’interno delle unità dei fari e ha effettivamente una distribuzione della luce di quasi 180 gradi: indipendentemente dal punto di osservazione dello spettatore, sono quasi sempre visibili da tutte le angolazioni.

Questo è sia un bene che un male perché, mentre la visibilità del veicolo verso l’altro traffico è migliorata, queste unità di illuminazione hanno anche il potenziale per creare abbagliamento per gli altri utenti della strada se gli elementi DRL sono abbastanza luminosi da essere pienamente efficaci.

BMW

La nuova idea di BMW è quella di mascherare i DRL con uno scudo opaco all’interno del gruppo lente del faro (elemento 11 nel disegno del brevetto). Questi schermi sono creati rivestendo uno schermo di plastica trasparente con metallo riflettente utilizzando un processo PVD (Physical Vapor Deposition), che lascia sullo schermo una pellicola metallica sottile e impenetrabile.

Attraverso un processo automatizzato simile all’incisione laser, è possibile creare migliaia di minuscoli punti di uscita in questo rivestimento sugli schermi di mascheratura, che consentono alla luce dei DRL di risplendere attraverso queste aperture microscopiche. Ma, poiché gli scudi sono posizionati molto vicino agli effettivi DRL, nessuna luce fuoriesce verso l’alto, solo lateralmente e/o in avanti. E a seconda dell’angolo di incisione laser dei punti di uscita, la luce emessa può essere guidata in diverse direzioni per soddisfare le diverse esigenze.

In poche parole, con le loro emissioni luminose filtrate direzionalmente attraverso gli scudi, i DRL saranno più visibili dalla parte anteriore del veicolo ma si attenuano notevolmente quando il punto di vista si sposta verso l’alto o lateralmente al veicolo.

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