L’IAA Mobility di Monaco di Baviera ha da poco chiuso i battenti di quest’ultima edizione e, come ogni anno, i riflettori sono puntati sulle novità tecnologiche più all’avanguardia del settore automobilistico. Tra i protagonisti indiscussi c’è stata BMW, che con la sua nuova generazione di veicoli “Neue Klasse” ha messo in mostra l’esperienza di guida rivoluzionata grazie a innovazioni legate sia alla mobilità autonoma che alla realtà aumentata.
Il tema centrale è il Livello 2+ di guida autonoma, una fase intermedia tra i sistemi già diffusi e l’ambito Livello 3, ancora limitato a poche città e a condizioni specifiche. In questo scenario entra in gioco Qualcomm, colosso mondiale dei semiconduttori, che insieme a BMW sta lavorando per rendere il Livello 2 non solo più affidabile, ma anche più ricco di funzioni utili. Il cuore di questa evoluzione è la piattaforma Snapdragon Ride, che sarà integrata nella piattaforma Neue Klasse per offrire un’assistenza alla guida avanzata e pronta a interagire con l’intelligenza artificiale.

Il vero salto qualitativo, però, riguarda l’integrazione della realtà aumentata. Se gli occhiali AR come i Meta Glasses hanno già dimostrato quanto possa essere immersiva questa tecnologia, immaginate il loro utilizzo all’interno di un veicolo: avvisi dinamici direttamente nel campo visivo, indicazioni stradali chiare senza dover distogliere lo sguardo dal parabrezza, e perfino informazioni in tempo reale su ciò che circonda l’auto. Non più schermi, HUD tradizionali o display secondari, ma una fusione completa tra mondo reale e dati digitali.
Grazie al chipset V2X 200, sviluppato da Qualcomm, le vetture potranno comunicare con l’ambiente circostante, elaborando informazioni provenienti da altri veicoli, infrastrutture e pedoni. Questo non solo migliora la sicurezza, ma getta le basi per un ecosistema in cui l’auto diventa un nodo connesso in tempo reale.

Secondo Anshuman Saxena, vicepresidente di Qualcomm, la tecnologia è già pronta e include tutto il necessario per un’esperienza AR completa a bordo. Mentre la corsa al Livello 3 sembra rallentata da vincoli normativi e infrastrutturali, il settore si concentra ora sul miglioramento dell’abitacolo. L’obiettivo resta offrire esperienze digitali sempre più personalizzate e immersive, capaci di trasformare anche un semplice spostamento in un’interazione tecnologica avanzata.