Ungheria Paradiso BMW iX3 anti elettriche cinesi

Mossa intelligente dei tedeschi che combattere contro le auto elettriche cinesi: Ungheria Paradiso per la BMW iX3.
Ungheria Paradiso BMW iX3 3 Ungheria Paradiso BMW iX3 3

L’Ungheria è l’Eldorado della Cina, ma anche delle Case europee: vedi il caso del SUV BMW iX3, la nuova elettrica bavarese. Il Gruppo teutonico si proietta nel futuro, superando secondo noi Mercedes e Stellantis, con la scelta intelligente di Debrecen, la seconda città più grande in terra magiara. Qui sarà il Paradiso per la BEV germanica, al fine di combattere le elettriche cinesi. Corretto andare nella direzione analoga rispetto a quella del colosso orientale BYD, con la sua fabbrica a Szeged, nel sud-est del Paese: il gigante di Shenzhen scavalca i dazi anti BEV, e ha a Budapest la sede UE, mentre a Komárom produce autobus elettrici.

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Ungheria Paradiso BMW iX3 3

Ungheria Paradiso BMW iX3: perché

  1. L’industria automotive iper energivora gode del prezzo dell’energia molto basso in Ungheria, che con sapienza compra tuttora il gas russo a un costo ridottissimo e con efficienza altissima: un beneficio enorme per la fabbrica della BMW iX3.
  2. Debrecen è un crocevia commerciale, vicino al confine con Romania e Ucraina: qui la BMW iFactory totalmente digitalizzata risplende. Efficienza massima e zero combustibili fossili in fase di produzione. Nei fatti, e non a chiacchiere, la verde Ungheria che rispetta per davvero l’ambiente.
  3. La corrente alimenta tutto: presse, riscaldamento, forni, vasche del reparto verniciatura. C’è un gigantesco impianto fotovoltaico a lato della fabbrica, 
  4. Qui quindi c’è il nido della prima vettura della piattaforma Neue Klasse, con la BEV esportata in tutto il mondo. La capacità annua è di 170 mila unità, con ottimizzazione delle migliaia di robot e per una configurazione istantanea della vettura: il cliente la ritaglia su di sé come vuole. Alla base della BMW iX3, un sistema zonale con quattro centraline che riduce i cablaggi interni da 2 km a 1,4 km, col -30% di peso rispetto alla X3 attuale.
BMW iX3 dentro

All’insegna del verde

  1. Nella fabbrica BMW di Debrecen, elettricità da fonti rinnovabili. Un sistema fotovoltaico di 50 ettari copre circa un quarto del fabbisogno energetico annuale dell’impianto: il consumo annuo della fabbrica a pieno regime è di 200 GWh. Se necessario, si attinge da un sistema d’accumulo termico da 130 MWh con 1.800 metri cubi d’acqua.
  2. Grazie all’Intelligenza Artificiale, la piattaforma interna AIQX (Artificial Intelligence Quality Next) automatizza i processi di controllo qualità. Con la realtà virtuale, tramite un visore Hololens, si trova e si risolve il problema. Qualcosa di analogo a nostro avviso fa Toyota con la nuova BZ7 di su piattaforma Xiaomi quasi totalmente automatizzata.
BMW iX3

La chiave vincente della BMW iX3

Sul SUV elettrico BMW iX3, il  nuovo impianto elettrico a 800 volt, che promette ricariche in corrente continua con potenza massima di 400 kW: abbiamo 350 km d’autonomia in 10 minuti, passando dal 10 all’80% in 21 minuti. Costituita da celle cilindriche e capace di offrire la ricarica bidirezionale, la batteria ha una densità d’energia superiore del 20%: con 108 kWh di capacità, l’autonomia promessa è di circa 800 km

BMW iX3 dietro

La Cina passa sempre all’incasso

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Va detto – a onor del vero – che la Cina è così avanti rispetto all’UE da vincere sempre e comunque: ci guadagna anche nel caso della fabbrica BMW. Infatti, il Dragone è il re planetario del fotovoltaico. Tutti quei pannelli nel sito del Gruppo bavarese saranno orientali. Un bell’esempio del disastro dazi UE sul fotovoltaico cinese, che si ripropone drammaticamente oggi coi dazi UE sulle auto elettriche cinesi.