Il gossip online vuole che siano in arrivo ancora 600 milioni di euro per bonus auto elettriche. Siccome il governo Meloni deve presentare il nuovo PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) a Bruxelles, bisogna attendere (fonte Repubblica). Durante questo periodo di stand by, le vendite di full electric si congeleranno: nessuno compra ora a 30.000 euro, visto che con l’incentivo potrà comprare a 20.000 euro. Adesso che le full electric andavano un pochino su, ecco la mazzata.
Bonus auto elettriche: disastro colonnine
Da dove arrivano i 600 milioni? Dovevano essere usati per le colonnine (20.000 prese), ma i bandi sono andati deserti: zero gestori interessati. Un disastro totale, per una nazione che necessita di punti di ricarica ovunque e veloci.
Doppio pasticcio
Morale. Hai il problema delle infrastrutture mancanti. Hai il guaio delle vendite di nuovo in freezer, come in passato. Sarebbe questa la strada per l’elettrificazione della mobilità? Passano i governi, ma i risultati sono i medesimi. Bonus coi contagocce, nessun programma di ampio respiro, niente sgravi fiscali.
Al massimo, Case e concessionarie ricorreranno alle autoimmatricolazioni: km zero di macchine elettriche. È necessario, per evitare le multe di 16 miliardi di euro imposte dall’UE a chi vende troppe macchine inquinanti. Un’alterazione perenne del mercato che non permette di fare analisi precise né previsioni. In più, costruttori e venditori devono adeguare le campagne promo: oggi, chi mai entra nel salone ad acquistare un’elettrica in offerta se sa che sono in arrivo i bonus statali? Nessuno stupore se l’Italia è fanalino di coda fra i big in fatto di elettriche, con un circolante di 300.000 unità, goccia nell’oceano di 40 milioni di mezzi in aumento e sempre più vecchi.
Di quanto sarà il bonus auto elettrica?
Nella proposta di revisione inviata alla Commissione europea il 21 marzo 2025 e approvata ieri dalla Cabina di regia a Palazzo Chigi, il nuovo programma di incentivazione prevede la sostituzione di 39 mila veicoli a combustione interna (benzina e diesel con vetture elettriche. Entro il 30 giugno 2026. Forse, chissà, 11 mila euro per chi ha un Isee fino a 30 mila euro. E 9 mila per chi arriva a 40 mila, col bonus al 30% del listino e con tetto di 20 mila euro.

Paradosso contorto
Si ha il definanziamento dell’investimento per l’installazione delle colonnine elettriche. Fondi UE per 600 milioni di euro destinati a investire nella rete di ricarica elettrica cambiano destinazione. E vanno al fondo incentivi per la rottamazione auto a benzina e diesel. Così, avremo più elettriche e lo stesso numero di punti di ricarica, che già sono pochi, non capillari e lenti.Pessimo il ricordo della più recente tornata di bonus: bruciati in otto ore con beffa generalizzata.

Il commento di Motus-E
Comunque, Motus-E “accoglie con grande soddisfazione la decisione del governo e in particolare del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica”. Hanno ascoltato “le esigenze dei cittadini” e accolto “le nostre istanze”. Cioè? “Convogliare sugli incentivi ai veicoli elettrici un’importante quota dei fondi residui a disposizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, commenta il presidente Fabio Pressi. “Ora sarà decisivo conoscere tutti i dettagli della misura, da cui dipenderanno la platea dei beneficiari e il successo dell’iniziativa, e andrà definita in tempi rapidi la messa a terra delle risorse, per scongiurare effetti penalizzanti sul mercato”.