Bosch rivoluziona la sicurezza in auto con il suo sistema Off-Zone Crash Detection

Bosch ha iniziato a implementare un’innovativa suite software per il sistema di rilevamento degli incidenti. Una causa diventata “personale”, nel momento in cui un ingegnere dell’azienda è stato coinvolto in un incidente automobilistico. Da lì ha iniziato a cercare modi per ridurre la gravità di certi tipi di sinistri, potenzialmente molto pericolosi. È stato lui l’anima di un progetto che ha assorbito parecchie energie della multinazionale, una delle più rilevanti nella componentistica. I risultati del lavoro vengono ora presentati, con parole molto importanti. Qualora avvenisse l’implementazione sui modelli di serie, i conducenti si ritroverebbe con un prezioso “alleato” in più, votato ad aumentare la sicurezza generale tanto del guidatore quanto dei passeggeri.

Bosch lancia il suo nuovo sistema di rilevamento degli urti laterali: come funziona e perché salva vite

Rameez Ahmad, responsabile tecnico di Bosch USA, era in visita in Pakistan nel 2019 con amici quando il lato passeggero del loro mezzo è stato investito da una motocicletta. La compagnia per cui opera si riferisce a queste collisioni laterali con il termine di “Off-Zone”, traducibile con “fuori zona”. Spesso episodi del genere si verificano da una curva all’altra mentre un veicolo sta cambiando corsia o attraversa degli incroci.

A seguito del dramma sfiorato, Ahmad e la sua fidata squadra di ingegneri hanno intrapreso lo sviluppo di una soluzione conveniente per migliorare la protezione degli occupanti, progettando un algoritmo che si integri perfettamente con i sistemi esistenti, accelerando l’adozione della tecnologia in questione.

Hanno escogitato il sistema Off-Zone Crash Detection, vale a dire di rilevamento degli incidenti fuori zona. La nuova tecnologia ricorri ai sensori e al software esistenti di un veicolo, il che è cruciale secondo una logica economica. Difatti, non occorre farsi carico di un grosso investimento economico.

La base è quella già presente nel mezzo, ma l’efficacia viene ottimizzata da Bosch per l’occasione. È consentita un’implementazione più rapida di parti quali gli airbag e i pretensionatori delle cinture di sicurezza. La reattività di risposta al potenziale pericoloso è velocissima, anzi immediata. Difatti, le dotazioni di sicurezza possono entrare in funzione nel giro di un millisecondo dal rilevamento di un incidente.

In che modo il nuovo algoritmo di rilevamento degli incidenti salva vite umane con l’hardware preesistente

Anche se ha avuto un incidente minore, l’episodio vissuto in prima persona gli ha permesso di rendersi conto fino in fondo dell’entità del pericoloso. Laddove fosse avvenuto a una velocità superiore o con un veicolo di maggiori dimensioni, l’impatto sarebbe forse stato devastante, ha detto Ahmad ad Auto News. Ciò ha spinto lui e l’intero staff a focalizzarsi su una soluzione.

Il lavoro sul sistema è iniziato subito dopo il sinistro. Ahmad e i membri del dipartimento sotto la sua direzione erano determinati a costruire un supporto che non implicasse sensori aggiuntivi. Si è reso necessario collaborare con gli OEM per trasformare i buoni propositi in realtà, ma tiene la bocca cucita su quali Case automobilistiche saranno le prime a introdurre il nuovo sistema di sicurezza.

Richard Nesbitt, vicepresidente dei programmi di stabilità elettronica di Bosch Chassis Systems North America, dà a Rameez e al suo team un grande merito. Probabilmente sarebbe stato più facile aggiungere sensori, ma trovare davvero una soluzione puramente software, sfruttando l’esperienza accumulata sul campo, è la chiave per portare valore al mercato, ha concluso. La cooperazione avviene in sinergia tra le parti, in maniera tale da contenere i costi da porre in preventivo.

Bosch ritiene che il suo software diventerà un canale di entrate sempre più importante nei prossimi anni. Stando alle analisi condotte dagli analisti, l’unità Bosch Mobility crescerà fino a 88 miliardi di dollari all’anno entro il 2029.