BYD scommette anche su Milano per il futuro della mobilità green

Il Design Center milanese di BYD ospiterà circa 50 progettisti e lavorerà su elementi stilistici pensati appositamente per i gusti europei.
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Il colosso cinese BYD continua a scalare le classifiche di vendita globali e, a sorpresa, ha superato persino Tesla in termini di auto elettriche vendute in Europa. Ma l’ambizione del marchio va ben oltre i numeri. L’obiettivo è infatti consolidare la propria presenza nel Vecchio Continente con una strategia industriale solida e mirata.

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BYD ha annunciato due mosse chiave. In primis, l’apertura di un Centro di Design europeo a Milano, capitale del design mondiale, e in secundis la realizzazione di un impianto produttivo in Ungheria, che trasformerà il brand da semplice importatore a costruttore su scala continentale.

BYD dolphin surf a milano
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Roberto Di Nardo, Sales Director di BYD Italia, ha svelato i punti di forza del marchio che può fare del colosso cinese un grande nel mondo, dal design accattivante, alla qualità percepita fino ai prezzi (eccome!) accessibili. Le vetture BYD, inoltre, sia full electric che ibride plug-in, offrono dotazioni di serie complete (ADAS inclusi) e un posizionamento di mercato competitivo rispetto ai motori endotermici.

Il Centro di design milanese ospiterà circa 50 progettisti e lavorerà su elementi stilistici pensati appositamente per i gusti europei, segno tangibile dell’impegno del brand verso il pubblico locale. Sul fronte vendite, l’Italia rappresenta una piazza strategica per BYD. L’obiettivo dichiarato da Di Nardo è raggiungere 20.000 unità immatricolate entro la fine del 2025, partendo dalle circa 13.000 già in circolazione. Una soglia simbolica che consente a un nuovo marchio di ottenere visibilità e riconoscibilità sul mercato.

Il brand sta già puntando a “democratizzare l’accesso alla mobilità elettrica”, con modelli come la Dolphin Surf e finanziamenti agevolati a partire da 99 euro al mese. L’attenzione, secondo BYD, si concentra inoltre sul TCO (Total Cost of Ownership), ovvero su quegli elementi fondamentali per l’opinione dell’automobilista (anche quello meno razionale), dalla ridotta manutenzione all’esenzione del bollo, passando per il risparmio sul lungo periodo.

BYD dolphin surf
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A livello tecnologico, BYD si prepara a rivoluzionare la ricarica con una piattaforma Super Charging capace di assicurare fino a 400 km di autonomia in soli 5 minuti. Ancora oggi, però, il vero ostacolo resta l’infrastruttura di ricarica, che secondo Di Nardo necessita di investimenti pubblici mirati e tempestivi.

Sul fronte della sostenibilità, secondo Di Nardo, si tratta di un elemento “nel DNA di BYD”. Con oltre 120.000 ingegneri dedicati all’innovazione green, la missione dell’azienda è chiara ed è quella di ridurre al minimo possibile l’impatto ambientale, con una gamma quasi totalmente elettrica anche in Italia, dati i 7 modelli elettrici sugli 8 totali.

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