Cina, la rivoluzione spaventa Hyundai e Kia: come sta esportando sempre più auto elettriche e di lusso

M Magarini
Foto di auto in ricarica su colonnina elettrica

Le auto fabbricate in Cina continuano a crescere in popolarità a livello globale, tanto che la Paese asiatico si è affermata come il principale esportatore di esemplari al mondo nel primo trimestre di quest’anno, strappando la corona al Giappone e dando ai rivali coreani qualcosa su cui riflettere.

I dati della Korea Automobile Manufacturers Association (KAMA) rivelano che la Cina ha esportato 994 mila unità da gennaio a marzo, di cui 826 vetture autovetture e 168 mezzi commerciali. In confronto, la terra del Sol Levante ha chiuso a quota 954 mila nel medesimo intervallo.

Il Korea Times sottolinea come la Cina abbia iniziato a esportare veicoli più costosi negli ultimi anni, resi più attraenti nei Paesi più ricchi di tutta Europa, nonché in Regno Unito e Australia. In effetti, il prezzo medio all’esportazione per auto cinese ha raggiunto i 16.400 dollari nel 2022, un significativo aumento del 27 per cento rispetto ai 12.900 dollari del 2018. È possibile che superi i 20 mila dollari nel 2023.

L’emergere della Cina come player automobilistico globale sta sfidando Hyundai e Kia

Hyundai logo

L’anno scorso, la Cina è diventata il secondo esportatore e quest’anno, ad aprile, è diventato il più grande, ha affermato Lee Hang-koo del Korea Automotive Technology Institute. Sebbene la Cina continuerà a far crescere il suo mercato interno, in ultima analisi, per risolvere il problema della domanda e dell’offerta, non ha altra scelta che ampliare il raggio d’azione all’estero poiché quello locale è già saturo. Ecco perché hanno fatto questo scatto in avanti e si sono imbarcati in una nuova campagna.

Non sono solo le auto delle Case cinesi che hanno contribuito allo sviluppo. Anche aziende di proprietà straniera come Tesla, Volvo e Mercedes-Benz fabbricano nella terra dei dragoni proposte per i mercati globali. In effetti, lo scorso anno Tesla ha esportato 270 mila esemplari dalla Cina, classificandosi come il terzo in assoluto.

Kia logo

Lee Hang-koo ritiene che i recenti sviluppi metteranno alla prova Hyundai. Si è concentrata sui mercati emergenti e ha registrato una crescita, ma recentemente quello cinese è fallito, ha affermato. Lo statunitense sta andando bene, tuttavia, è già leggermente indietro in Europa. La Cina continua a spingere sia i veicoli elettrici che quelli con motore a combustione interna nellre esportazioni, lasciando le imprese coreane in una situazione di svantaggio. Hyundai ha il marchio Genesis, che è di lusso, ma alla fine l’azienda deve competere sia con le soluzioni a combustione interna sia con i veicoli elettrici nella fascia di prezzo medio-bassa.

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