Il lancio della Citroën Ami, avvenuto nel corso del 2020, ha rappresentato una sorpresa di non poco conto. Il quadriciclo elettrico lungo 2,41 metri dotato di un motore da 8,2 CV. Il veicolo può essere guidato anche senza patente e si basa su una batteria da 5,5 kWh ricaricabile tramite una presa domestica a 220V, riuscendo a raggiungere i 45 chilometri orari, garantendone circa 75 in termini di autonomia.
Il progetto presentava non pochi rischi, anche quelli derivanti dalla necessità estetica di raggiungere la simmetria nella parte anteriore e in quella posteriore, adottata al fine di ridurre i costi di produzione. Nonostante ciò, l’Ami si è rivelata alla stregua di un successo, tanto che dal momento del suo lancio il marchio francese è riuscito a consegnarne più di 65mila.
Ora, il salone dell’auto di Parigi ospita la nuova generazione del quadriciclo elettrico, destinato a raggiungere le concessionarie nella prima metà del nuovo anno. Una presentazione la quale ha naturalmente destato notevole curiosità, dovuta proprio agli esiti commerciali della prima.
Citroën presenta a Parigi la seconda generazione di Ami
Citroën ha appena presentato al Salone di Parigi la nuova generazione del suo fortunato quadriciclo elettrico, destinato a essere messo in vendita nella prima metà del 2025. Il nuovo modello non vede modifiche significative, né per quanto concerne la meccanica che dal punto di vista dimensionale. Novità che invece vanno a concentrarsi sull’estetica. con Citroën pronta a sottolineare trattarsi di un omaggio al suo illustre predecessore, la 2 CV che fu prodotta tra il 1948 e il 1990.
Nella nuova versione, la Citroën Ami va ad adottare delle scanalature sulle pinne che ne vanno a rinforzare il volume, incorporando inoltre nuovi paraurti anteriori e posteriori. A sorprendere maggiormente gli osservatori, è però il suo nuovo frontale, il quale si presenta con fari rotondi e alti circondati da un disegno nero. Un disegno che, stando a quanto affermato dalla casa transalpina, dovrebbe ricordare le palpebre degli esseri umani.
Entrambi i proiettori sono poi collegati da una superficie piana e inclinata su cui è riportato l’ultimo logo Citroën, destinato a lasciare il posto, dopo una zona verticale, a quella inferiore del paraurti, la quale risulta ora più affilata e presenta tratti più rettilinei rispetto a quello che caratterizzava il suo predecessore
Le modifiche progettuali dell’Ami vanno quindi a completarsi con la presenza, nei quattro angoli della carrozzeria, di altrettanti volumi destinati a fungere da difese e che, nella parte anteriore, ospitano luci ausiliarie. Nella carrozzeria troviamo poi un ulteriore tributo alla 2CV, la quale incorporava delle scanalature sui parafanghi anteriori. In questo caso, Citroën ha deciso di condurre un’analoga operazione sul parafango anteriore destro, con scanalature che sono presenti, data la simmetria della vettura, anche su quello sinistro.
Infine, un ultimo tocco destinato a rendere ancora più intrigante il quadriciclo elettrico francese, quello rappresentato dalla nuova forma dei coprimozzi, che vanno a simulare una scacchiera. Un mix che sembra in grado di riscuotere ampio favore, nel pubblico cui si rivolge.
Citroën Ami Buggy Vision, la versione più avventurosa
Insieme all’Ami, Citroën ha poi presentato al Salone di Parigi anche la Citroën Ami Buggy Vision, un prototipo che sembra anticipare una possibile versione più avventurosa della nuova Ami. Ispirato a motivi nautici e verniciato in tonalità blu notte, il Buggy Vision si distingue per la sua carrozzeria senza porte e per un tetto in tela.
L’Ami Buggy Vision presenta, inoltre due ganci nella zona in cui dovrebbero essere posizionate le porte, destinati al trasporto delle tavole da kitesurf. E, ancora, evidenzia dettagli verniciati di bianco destinati ad un netto contrasto con la carrozzeria blu scuro. Non solo il tetto stesso, ma anche una modanatura che va a circondare il pannello centrale e il logo del marchio.
Non mancano altri dettagli avventurosi, a partire dai pneumatici specifici da fuoristrada che ospitano piccoli cerchi, dalle protezioni per le ruote nere minimaliste decorate con adesivi bianchi sui passaruota e, sul tetto, una barra di potenti Luci a LED. Il tutto mantenendo i richiami alla storica Citroën 2CV. Questo prototipo presenta, come la successiva Ami di produzione, le striature sull’alettone anteriore destro e sull’alettone posteriore sinistro e, in aggiunta, dei fari rotondi in tonalità giallo vintage. Con un risultato finale ancora una volta, di rilievo.