La Citroen 2CV è molto più di una semplice automobile famosa. Si tratta di un pezzo fondamentale della storia dell’auto europea, riconoscibile da una parte all’altra del Globo. Lanciata alla fine degli anni Quaranta, questa vettura ha motorizzato intere generazioni offrendo una soluzione accessibile, funzionale e incredibilmente resistente.
Nel corso di quattro decenni, la celebre “Deux Chevaux” è stata prodotta in oltre 5 milioni di esemplari, diventando simbolo di mobilità democratica. Oggi, però, la casa automobilistica francese sembra intenzionata a rispolverare questo nome leggendario. Sull’onda del ritorno di modelli retrò come la Renault 4 e la nuova Renault 5, Citroen valuta concretamente l’ipotesi di rilanciare la 2CV in chiave moderna.
Replicare anche solo in parte l’impatto storico e commerciale dell’originale sarà una sfida tutt’altro che semplice. Intanto, a confermare l’interesse per un revival è Thierry Koskas, CEO di Citroen, che in un’intervista ad Auto Express ha dichiarato: “Abbiamo un patrimonio davvero ricco, uno dei più iconici nel mondo dell’auto. Dalla 2CV alla DS fino alla Traction Avant, sono modelli che hanno fatto la storia”.
Koskas ha sottolineato come l’eventuale erede della 2CV debba rispettare l’essenza originale del modello, ovvero quella di un’auto semplice, pratica ed economica, capace di spostare le persone con minimo dispendio e massima efficienza. Non si dovra presentare come un semplice esercizio nostalgico: “La vettura dovrà evocare un design vintage, ma non sarà un’auto retrò nel senso stretto. Dovrà essere moderna, ben posizionata e perfettamente calibrata per il mercato odierno. Il rischio di un flop è dietro l’angolo se sbagliamo l’approccio”.
Nel frattempo, esempi come la nuova R5 elettrica dimostrano che il richiamo ai modelli del passato può funzionare, purché accompagnato da una strategia commerciale ben definita e da una tecnologia contemporanea. Se Citroen saprà interpretare correttamente il DNA dell’auto che ha segnato un’epoca, la 2CV del futuro potrebbe tornare a fare breccia nel cuore degli automobilisti, nostalgici e moderni che siano.
