Con Alpitronic Italia fornitore nella nuova rete di ricarica statunitense da 400 kW

Dario Marchetti Autore
L’azienda ha varato un accordo in tal senso con Mercedes-Benz High-Power Charging
Hypercharger di Alpitronic

L’azienda italiana Alpitronic ha deciso di debuttare negli Stati Uniti in grande stile. La società di Bolzano, infatti, dedita alle colonnine per la ricarica rapide delle auto elettriche, si propone di essere la prima rete di ricarica ultrafast lungo il territorio statunitense. Per farlo, farà leva su punti da 400 kW.

La location che ha ospitato l’annuncio in questione è la nuova sede di Alpitronics Americas, un complesso posizionato a Charlotte, nella Carolina del Nord, che riunisce non solo gli uffici e i capannoni industriali, ma anche un laboratorio di diagnostica e un centro di riparazione. Proprio al suo interno, ove è presente anche un’ampia area dedicata alla logistica, i dipendenti, il cui numero dovrebbe attestarsi intorno alle 300 unità, saranno sottoposti ai necessari corsi di formazione.

Alpitronic, l’accordo siglato con Mercedes

A consentire il debutto negli Stati Uniti di Alpitronic è stato in particolare l’accordo appena varato con Mercedes-Benz High-Power Charging, la divisione aziendale dell’azienda di Stoccarda delegata ad occuparsi di ricariche ad alta potenza.

Hypercharger di Alpitronic

Occorre anche sottolineare che la rete ultrafast pensata dall’azienda di Bolzano per gli Stati Uniti è stata concepita con l’intento di conseguire la piena compatibilità con tutti i veicoli elettrici circolanti lungo le arterie stradali del Paese.

Per il momento Alpitronic si trova ancora nella fase sperimentale, nella quale le prime colonnine Hypercharger 400 devono essere sottoposte ad una serie di test aperti al pubblico. Test che sono condotti a Portland, nell’Oregon, e a Roch Hill, nella Carolina del Sud.

Le prime stazioni di ricarica dovrebbero essere installate nel prossimo mese di ottobre, ovvero dopo la conclusione della fase preliminare. Nel frattempo, l’azienda ha reso noto che i suoi Hypercharger sono in grado di conseguire un’efficienza superiore al 97,5%. Aggiungendo che facendo leva sulla nuova sede statunitense, avrà la possibilità di dare vita a pronti interventi nell’eventualità di guasti alle colonnine di ricarica lungo tutto il territorio degli Stati Uniti.

In occasione del varo della nuova sede statunitense, il co-fondatore e CEO Philipp Senoner ha affermato: “Come parte naturale della crescita di Alpitronic, siamo ansiosi di espandere la nostra rete Hypercharger dall’Europa, dove siamo leader di quota di mercato, al Nord America. Siamo soddisfatti del talento che stiamo trovando nella Carolina del Nord e non vediamo l’ora di stabilire un nuovo standard per la rete di ricarica EV negli Stati Uniti”.

Alpitronic non si ferma

L’azienda italiana, sta spingendo comunque con forza per spostare in avanti i propri obiettivi. Tra i quali spiccano le colonnine MCS, acronimo di Megawatt Charging System. Si tratta di un sistema che è stato ideato con un occhio di riguardo per camion e altri veicoli commerciali, in modo da permettere alle aziende di logistica una drastica riduzione dei tempi di ricarica. A renderla possibile la disponibilità di caricatori da oltre 1.000 kW di potenza.

Hypercharger di Alpitronic

Nata come startup nell’incubatore d’imprese di IDM, la società di engineering made in Alto Adige è diventata famosa nel 2017, quando il Financial Times l’ha inclusa in una lista di 186 imprese italiane ammesse nella “FT1000”, la lista delle 1000 imprese a più alto tasso di crescita in Europa

Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2009 a opera di Philipp Senoner, Andreas Oberrauch, Alessandro Ciceri e Sigrid Zanon, l’azienda si è dedicata allo sviluppo di sistemi elettronici ad alto grado di innovazione tecnologica e prodotti su misura per il cliente. Nel novero sono inclusi sistemi elettronici di controllo per veicoli elettrici o ibridi ed elettronica per veicoli con celle a combustibile.

Alpitronic ha avuto l’accortezza di individuare una nicchia in cui ha trovato poca concorrenza, quella dei sistemi elettronici in grado di offrire potenze elevate superiori ai 200 kilowatt. Un lavoro condotto in maniera sempre più performante, tanto da assicurarsi commesse da parte di alcuni tra i più noti marchi del settore automotive e della tecnologia industriale a partire da Bmw, Daimler, Iveco Defence Vehicles, Magneti Marelli, Gkn Driveline e Bosch. Cui si è accodato ora anche Mercedes-Benz.

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