Danni da colpo di frusta, non serve l’esame strumentale

Walter Gobbi
colpo di frusta 1

Come farsi risarcire i danni da colpo di frusta? Non serve l’esame strumentale. Basta l’apprezzamento libero del professionista, che può valutare spesso molto meglio i complicati problemi dell’organismo dopo un trauma psicofisico come un incidente. Va bene l’accertamento medico legale per il rimborso dell’assicurazione Rc auto. Importante la sentenza della Cassazione 1575/2022.

Sentiamo bene cosa dicono i giudici. Questa Corte ha già avuto modo di chiarire che i criteri di accertamento del danno biologico evocati stanno complessivamente a intendere la necessità di condurre a una obiettività dell’accertamento medico legale. Sia che riguardi le lesioni sia che concerna i relativi postumi (sentenza 18773/2016). Poi, è stato precisato: 1272/2018. Quindi 22066/2018 e 5820/2019, 1121/2019.

colpo di frusta 2

Colpo di frusta: massima cautela

La Cassazione ribadisce la solita linea: le modifiche legislative del 2012 hanno assunto come obiettivo quello di rimarcare l’imprescindibilità di un rigoroso accertamento dell’effettiva esistenza delle patologie in parola. Anche quando normativamente di modesta entità, e cioè con esiti permanenti contenuti entro la soglia invalidante del 9 per cento.

Giusto così. Infatti, il risarcimento per lesioni di lieve entità sono, ai fini statistici (che assumono grande rilevanza per la gestione del sistema assicurativo), le più numerose, sicché, nonostante il loro modesto contenuto economico, esse comportano comunque ingenti costi collettivi.

Dunque, è sempre l’accertamento medico legale effettuato in conformità alle “leges artis” a stabilire se la lesione sussista e quale percentuale di postumi sia ad essa ricollegabile. Tradotto: l’accertamento del danno alla persona deve, pertanto, essere condotto secondo una rigorosa criteriologia medico-legale, nel cui ambito, tuttavia, non sono precluse fonti di prova diverse dai referti di esami strumentali.

Occhio: il diritto alla salute è un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione e che la limitazione della prova della lesione del medesimo e del conseguente pregiudizio deve essere conforme a criteri di ragionevolezza. Fin qui, la Cassazione.

Ora, la nostra conclusione. Ci sono tentativi di truffa? Le compagnie assicuratrici possono fare causa, correttamente, contro chi tenta di ingannare. Hanno ampi margini per farlo, visti i loro profitti enormi nella Rc auto. Divenuti ancora più massicci con la pandemia che ha abbassato gli incidenti.

Seguici con Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle notizie Automotive Clicca Qui!

  Argomento: