Dazi, ora Trump punta l’Europa: “Stanno approfittando di noi”

Francesco Armenio
Dopo Canada e Messico, ora Donald Trump intende applicare dazi sulle auto europee, affermando che l’UE “sta approfittando di noi”.
Donald Trump

Dopo aver attivato i dazi per le auto prodotte in Canada, Messico e Cina, Donald Trump ora punta il dito contro l’Europa. L’obiettivo del tycoon è quello di preservare l’industria automobilistica statunitense, garantendo posti di lavoro e produzione costante. Qualcosa che Stellantis, negli ultimi anni, non ha garantito. Un esempio è la chiusura dello stabilimento di Belvidere, che dovrebbe riaprire entro il 2027 per produrre un nuovo pickup di Ram. Inoltre, le politiche di Carlos Tavares, ex amministratore delegato del gruppo automobilistico, hanno inasprito i rapporti con concessionari, sindacati e lavoratori. Qualcosa che, poco alla volta, Stellantis sta cercando di risolvere, in attesa della scelta del nuovo CEO.

Dazi sulle auto: Trump dice che l’Unione Europea “è la prossima in lista”

Donald Trump dazi

Secondo quanto affermato da Trump, l’Europa “è la prossima in lista” per quanto riguarda i nuovi dazi. Il tycoon è convinto che colpire anche l’Unione Europea con i dazi sia la strada giusta, poiché “stanno approfittando di noi. Abbiamo un deficit di 300 miliardi di dollari e non comprano le nostre auto, né i nostri prodotti agricoli, quasi nulla. Noi invece compriamo tutto, milioni di auto dall’estero ed enormi quantità di prodotti agricoli”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti.

Al momento non è chiaro quando scatteranno i dazi per l’Unione Europea. Canada e Messico pagheranno circa il 25%, dunque la stessa cifra potrebbe toccare anche all’UE. Ricordiamo che attualmente le auto americane sono soggette al 10% di tasse di importazione in Europa. Nonostante la Commissione Europa abbia stabilito nuovi dazi per le auto elettriche cinesi, un suo portavoce ha affermato che queste mosse stanno cambiando il mercato, “danneggiando tutte le parti coinvolte”. “È più che certo che causeranno lo stesso disagio anche i nuovi dazi voluti da Donald Trump e dagli Stati Uniti.

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