Dieselgate: Volkswagen è ancora sospettata di barare

Andrea Senatore Foto Autore
Volkswagen
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Mentre proprio in questo momento le autorità europee stanno facendo pressioni su Volkswagen per risarcire più rapidamente i clienti danneggiati dal dieselgate in tutti i paesi d’Europa, ecco che un nuovo problema potrebbe nascere per la casa di Wolfsburg. In Austria, infatti, i consumatori hanno presentato una denuncia alla Corte di giustizia dell’Unione Europea (CGUE), per sospetto di utilizzo di software che consentono di modulare le emissioni di Nox (ossidi di azoto), le stesse persone coinvolte nello scandalo dieselgate del 2015.

Parliamo ancora oggi al condizionale perché nulla di tutto ciò è stato dimostrato, e Volkswagen ha persino reagito sostenendo che questo software è “ammissibile”. Il produttore non è ancora ufficialmente perseguito. Alcuni consumatori, proprietari di modelli diesel Volkswagen, dopo alcune indagini, hanno notato che il software era incluso nelle righe di codice della gestione del motore venendo definito ” finestra di temperatura “.

Per dirla semplicemente, disattiverebbe completamente la valvola EGR (ricircolo dei gas di scarico) al di sotto dei 15 gradi e al di sopra dei 33 gradi. Farebbe lo stesso quando il veicolo viaggia a un’altitudine superiore a 1000 m. In condizioni più “normali” e naturalmente durante le fasi di test durante l’omologazione, invece, funziona e permette di controllare correttamente le emissioni. Questo non è il caso in condizioni reali.

In Austria, come in molti paesi, ci sono in media meno di 15 gradi per diversi mesi all’anno e le auto spesso viaggiano a più di 1000 m di altitudine. Ciò assomiglierebbe quindi, a quando nel 2015 è stato scoperto il falso software che ha dato origine al deiselgate. Tale regolamento prevede che i sistemi che rilevano “la temperatura, la velocità del veicolo, il regime di giri/minuto del motore, la trasmissione, la depressione o qualsiasi altro parametro allo scopo di attivare, modulare, ritardare o disattivare il funzionamento di qualsiasi parte del sistema di controllo delle emissioni, che riduce l’efficienza del sistema di controllo “.

Uno degli avvocati generali della CGUE, Athanasios Rantos, ha già emesso un parere intermedio, che ritiene che questo software rappresenti effettivamente un sistema illegale. Per lui, se questi dispositivi sono in linea di principio vietati, anche se esistono eccezioni, in particolare per “la protezione del motore contro danni o incidenti e per il funzionamento sicuro del veicolo” (articolo 5 del regolamento), per il presente caso, non possono essere chiamati in causa, perché secondo lui, il dispositivo in questione “serve principalmente pezzi di ricambio come la valvola EGR, lo scambiatore EGR e il filtro antiparticolato”.

Dal canto suo, Volkswagen si è giustificata, e appunto si è rifugiata dietro l’eccezione a questo regolamento. Perché per il brand la prevenzione è l’obiettivo del software. Si comunicava in tal senso affermando: ” Secondo il parere dell’Avvocato generale, una finestra termica può essere giustificata se ha lo scopo di evitare, ad esempio, un malfunzionamento della valvola EGR che abbia un effetto brutale sul funzionamento del motore stessa, senza che tali conseguenze possano essere evitate mediante una regolare manutenzione del veicolo, come risulta dal punto 125 delle conclusioni”.

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