Secondo un recente report di Reuters, i clienti Ferrari non sembrano affatto entusiasti dell’elettrificazione. Fonti vicine all’azienda hanno rivelato che la domanda per le supercar elettriche della casa di Maranello è praticamente inesistente, nonostante queste siano progettate per offrire performance pari o addirittura superiori alle controparti con motore termico. Già questo aspetto mette in evidenza quanto il futuro elettrico del brand, forse, più famoso e riconoscibile al mondo, stenti a diventare stabile o “accettabile”.
Il piano strategico di Ferrari, delineato dal CEO Benedetto Vigna, prevedeva un’accelerazione verso l’elettrico con il debutto del primo modello a zero emissioni nel 2025, seguito da un secondo esemplare atteso nel 2028. L’obiettivo sarebbe stato (e sarebbe ancora) raggiungere entro il 2030 una produzione composta per il 40% da veicoli elettrici, un altro 40% da ibridi e solo il 20% da motorizzazioni termiche tradizionali. Ma se dobbiamo basarci sulla realtà del mercato, nei prossimi anni potremmo assistere a tutt’altra storia.

L’interesse da parte della clientela rimane fortemente orientato verso i modelli con motore a combustione interna. Una delle ragioni principali del rallentamento nel processo di elettrificazione è il successo inaspettato della Ferrari Purosangue, il primo SUV del Cavallino Rampante. Inizialmente criticato dagli appassionati più puristi, ha invece conquistato la clientela, grazie soprattutto al suo iconico motore V12 aspirato, al design audace e al prezzo però superiore ai 450.000 euro.
Un ulteriore freno all’elettrico sarebbe rappresentato dalle sfide ingegneristiche legate all’integrazione delle batterie, che compromettono il peso e l’agilità delle vetture, aspetti cruciali per le prestazioni estreme che da sempre distinguono Ferrari.

Non finisce qui, non è tutto tecnico il problema. La mancanza di entusiasmo per il primo modello full electric, forse per la prima volta nella storia di Ferrari, con una produzione che inizierà a fine 2026, ha portato il brand a posticipare o addirittura cancellare il secondo veicolo previsto. Anche rivali storici come Lamborghini e Maserati stanno adottando approcci più cauti: Lamborghini ha rinviato il debutto elettrico al 2029, mentre Maserati ha rivisto i suoi piani di elettrificazione totale.