A Maranello il futuro ha intenzione di indossare molti cavalli. Come potevamo aspettarci da un grande nome come Ferrari. Durante il Capital Markets Day 2025, l’azienda ha svelato il suo Piano Strategico 2030, una visione audace che traccia la rotta del Cavallino Rampante per il prossimo decennio. Il marchio resterà fedele alla propria artigianalità e al suo DNA sportivo, ma con uno sguardo deciso verso sostenibilità ed elettrificazione. Anche a Maranello il futuro non puzza più di benzina, ma di energia pulita (anche se qualcuno probabilmente storcerà il naso).
Il piano prevede una gamma 2030 equamente bilanciata, con 40% motori a combustione, 40% ibridi e 20% elettrici puri. Un approccio che Ferrari definisce con diplomazia “neutralità tecnologica”, ma che in pratica non porta sull’asfalto nessuna guerra di religione tra pistoni ed elettroni. L’obiettivo è quello di continuare a far battere il cuore dei ferraristi, anche se sotto il cofano c’è un motore silenzioso.

Protagonista di questa nuova era sarà la Ferrari Elettrica, il primo modello 100% a batteria della casa, atteso per la fine del 2026. Promette di mantenere intatta la leggendaria sportività del marchio, anche se l’assenza del rombo del V12 farà probabilmente versare più di una lacrima ai puristi.
Come già accennato, niente paura: i motori V8 e V12 non spariranno. Verranno aggiornati per funzionare con carburanti alternativi, più puliti ma sempre capaci di far vibrare i timpani.

La casa di Maranello produrrà internamente le componenti più delicate, batterie, motori elettrici e inverter, nel nuovo E-Building, un gioiello tecnologico che garantisce la qualità “fatta in casa”. Allo stesso tempo, l’azienda introduce software proprietari per perfezionare la dinamica di guida e interni che uniscono comandi fisici e digitali, perché sì, anche l’innovazione deve avere classe.
Nuovi Tailor Made Center sorgeranno a Tokyo e Los Angeles, mentre flagship store apriranno a Londra e New York, portando il lusso maranelliano sempre più vicino ai suoi 90.000 clienti nel mondo. Infine, arriva anche la parte “green”: entro il 2030 Ferrari punta a ridurre del 90% le proprie emissioni dirette e del 25% quelle della filiera, grazie a materiali riciclati e energie rinnovabili. E, come ciliegina sul cofano, nasce M-TECH Alfredo Ferrari, un centro per formare le nuove menti che plasmeranno la Ferrari del futuro.