Fiat 500 ibrida, l’auto della rinascita è popolare e a benzina

Oltre al miracolo della 500, il piano di Filosa mira a un “aumento più rapido” delle piccole auto basate sulla piattaforma Smart Car.
Fiat 500 ibrida Fiat 500 ibrida

Dopo un periodo di purgatorio, il conglomerato Stellantis è alla ricerca di una svolta. E, con un tocco di amarezza per gli amanti del green che avanza, il salvatore non è un veicolo elettrico, ma il ritorno alla vecchia e cara benzina per la sua city car più iconica. A luglio, Fiat ha compiuto una clamorosa retromarcia, annunciando il ritorno del motore a combustione sulla 500, dopo aver tentato la mossa radicale di produrre solo la versione elettrica, per certi versi, la disastrosa 500e.

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La decisione della 500 unicamente elettrica aveva portato a un calo significativo delle vendite, specialmente in un momento in cui anche il mercato dei veicoli elettrici sta attraversando una fase di “raffreddamento”.

Fiat 500 ibrida
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Il CEO di Stellantis, Antonio Filosa ha candidamente ammesso che la 500 a benzina, dotata di un cambio manuale a sei marce, è ora considerata un pilastro fondamentale della fase di ricostruzione aziendale. Filosa prevede che la 500 avrà un andamento di vendite sostenuto, soprattutto in Italia, dove l’assenza di un’auto da città più economica aveva lasciato un vuoto dopo l’uscita di scena della precedente generazione.

La vera nota amara per i puristi dell’elettrificazione è la rivelazione del dirigente. La 500 ibrida è semplicemente più redditizia della 500e, c’è poco da fare. Questa combinazione di profitti più elevati e maggiori vendite costituisce la chiave della ripresa. A riprova di questa inversione di tendenza, Stellantis ha già annunciato l’assunzione di 400 dipendenti in più (non uno squadrone di nuovi assunti, certo) nello stabilimento in cui la 500 a benzina verrà costruita a partire da questo mese.

Fiat 500 ibrida

Oltre al miracolo della 500, il piano di Filosa mira a un “aumento più rapido” delle piccole auto basate sulla piattaforma Smart Car del gruppo, come la Citroen C3 e C3 Aircross, la Fiat Grande Panda e la Opel Frontera.

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Filosa si è distinto in questi ultimi mesi per una serie di decisioni coraggiose e, a tratti, nostalgiche. Da notare, quindi, l’estensione della produzione delle attuali Alfa Romeo Giulia e Stelvio, il ritorno dell’allestimento ad alte prestazioni Quadrifoglio e il rilancio del vecchio e glorioso motore Hemi V8 nella maggior parte della gamma dei marchi statunitensi. Insomma, di fronte all’incertezza del futuro elettrico, Stellantis punta con determinazione sul successo commerciale delle redditizie glorie a benzina.