Molti automobilisti e appassionati continuano a chiedere il ritorno della Fiat Punto. A distanza di anni dall’uscita di scena, avvenuta nel 2018, il modello resta uno dei più rimpianti nella storia recente del marchio. Non è un caso se sul web continuano a comparire render che provano a immaginare una sua possibile rinascita. La Punto aveva lasciato il mercato quando era ancora competitiva nel suo segmento, con volumi importanti e un ruolo centrale nella strategia commerciale di Fiat.

La decisione di interromperne la produzione ha generato molte perplessità, soprattutto perché arrivata in un momento in cui il modello garantiva ancora numeri solidi. In seguito, Olivier François ha spiegato come quella scelta fosse stata deliberata, pur ammettendo che un ritorno non fosse da escludere in assoluto, a patto che il contesto di mercato lo rendesse nuovamente sostenibile.
Con la nascita di Stellantis, l’ipotesi di una nuova Punto era tornata a circolare con insistenza, ma non ha mai trovato riscontri concreti. Probabilmente hanno pesato considerazioni di posizionamento interno, per evitare sovrapposizioni con modelli come Opel Corsa e Peugeot 208.
Il segmento delle compatte resta uno dei più rilevanti in termini di volumi, soprattutto in Europa e in Sud America, mercati storicamente molto ricettivi per Fiat. Un’auto con il posizionamento della Punto potrebbe ancora oggi intercettare una domanda ampia, facendo leva su un nome forte e su un formato collaudato.

Un’eventuale rinascita del modello rappresenterebbe anche un segnale preciso del nuovo corso di Stellantis, sempre più orientato a valorizzare i marchi attraverso prodotti coerenti con la loro identità storica. Con Antonio Filosa al vertice del gruppo, molti attendono scelte capaci di ricucire il legame con la base tradizionale dei clienti Fiat. Filosa potrebbe infatti scegliere di rendere il marchio di nuovo originale, senza più proporre cloni di modelli Citroen.
La nuova Fiat Punto, se mai dovesse tornare, potrebbe diventare un modello strategico per rafforzare la presenza globale del marchio, insieme alla nuova famiglia Panda. Un’ipotesi che, oggi più che mai, appare meno lontana di quanto si voglia ammettere.
