Nuova Fiat Pandina, futuro dei motori termici sempre più incerto: colpa dell’UE

Con il nuovo pacchetto automotive dell’UE, la nuova generazione di Fiat Pandina potrebbe non aver più motori termici.
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La nuova Fiat Pandina è destinata a diventare uno dei modelli più importanti della futura gamma del marchio. Secondo le indiscrezioni, il debutto potrebbe avvenire tra il 2028 e il 2029 e prodotta, come il modello attuale, nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Si tratta di un’auto strategica sia per Fiat, ma anche per lo stabilimento stesso, visto che dalla nuova generazione di Pandina ci si attendono volumi di vendita molto elevati.

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La nuova Pandina era data per certa con motorizzazioni ibride ed elettriche, mentre l’ipotesi di versioni a benzina appariva sempre meno probabile, soprattutto in Europa, a causa di normative sulle emissioni sempre più stringenti. Tuttavia, il recente pacchetto automotive presentato dalla Commissione Europea potrebbe cambiare nuovamente le carte in tavola.

Fiat Pandina: l’UE potrebbe aver condannato le future versioni termiche

Nuova Fiat Pandina render
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Ma se da un lato l’Unione Europea ha eliminato il divieto assoluto ai motori termici previsto per il 2035, dall’altro ha introdotto requisiti sulle emissioni ancora più severi. Secondo alcuni dirigenti, questo nuovo quadro normativo rischia di rendere economicamente insostenibile la produzione di auto di segmento A con motori termici, soprattutto in versione ibrida. Una posizione condivisa da numerosi dirigenti del settore, tra cui il CEO di Volkswagen Thomas Schäfer, che ha sottolineato come i costi di adeguamento possano diventare proibitivi.

Anche all’interno di Stellantis non mancano le perplessità. Il gruppo ha espresso critiche sulle nuove misure europee, giudicate insufficienti e potenzialmente dannose per l’equilibrio economico dei modelli più piccoli. Il rischio è che una Pandina ibrida, per rispettare le future norme UE, finisca per avere un prezzo superiore a quello della versione completamente elettrica, che nelle intenzioni di Fiat dovrebbe restare sotto la soglia dei 15.000 euro.

A questo punto, ci si chiede se ha ancora senso sviluppare una versione termica o ibrida della nuova Pandina se il risultato finale è un’auto più costosa e meno competitiva rispetto all’elettrico. Molto dipenderà dalle prossime decisioni di Bruxelles, che potrebbe ancora rivedere il pacchetto normativo alla luce delle forti critiche arrivate dall’industria automobilistica europea.

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In passato, lo stesso CEO di Fiat Olivier François aveva rassicurato sulla presenza di una variante ibrida nella gamma della futura Pandina. Oggi però le incertezze restano e il quadro appare tutt’altro che definito. Da qui al debutto ufficiale, le scelte su motorizzazioni e posizionamento potrebbero subire ulteriori cambiamenti.