Stellantis, le strategie sul tavolo per uscire dalla crisi

Stellantis deve cambiare passo dopo un 2025 segnato dalla crisi, e punta a farlo con una serie di novità.
filosa filosa

Il primo semestre del 2025 si è chiuso con una perdita di 2,3 miliardi di euro, un risultato che sottolinea il momento complicato di Stellantis. Le vendite sono in calo, e a peggiorare la situazione ci sono anche gli strascichi degli scandali legati al motore 1.2 PureTech e agli airbag Takata.

Advertisement

La risposta è arrivata con un cambio al vertice. Carlos Tavares si è dimesso lo scorso dicembre e al suo posto è stato nominato Antonio Filosa, manager di lungo corso e profilo completamente diverso dal portoghese. Il manager italiano avrà ora il duro compito di rimettere a posto le cose della vecchia era.

Stellantis: con Antonio Filosa alla guida, l’obiettivo è invertire la rotta

Stellantis logo
Advertisement

Uno dei primi segnali del cambio di rotta è arrivato proprio nella gestione delle crisi tecniche. Con John Elkann alla presidenza e Antonio Filosa alla guida operativa, il gruppo ha adottato un atteggiamento più aperto e dialogante, attento alle richieste di consumatori, lavoratori e sindacati. Un cambio netto rispetto all’impostazione più rigida e centralizzata dell’era Tavares.

È stata aperta una piattaforma online per gestire gli indennizzi legati ai problemi del motore PureTech, estendendo la garanzia fino a 10 anni o 175.000 km. Stessa mossa per i diesel BlueHDi, coperti ora fino a 240.000 km. Una scelta che mira a riconquistare la fiducia dei clienti.

Parallelamente, Stellantis prepara un’offensiva di prodotto. Nei prossimi mesi sono in arrivo dieci nuovi modelli, tra cui Jeep Compass, Citroën C5 Aircross e DS N°8. Filosa ha anche sottolineato la necessità di riorganizzare il portafoglio marchi. I 14 brand del gruppo rappresentano un valore, ma vanno gestiti con maggiore chiarezza per evitare sovrapposizioni e concorrenza interna, che in passato hanno indebolito l’efficacia dell’offerta.

Stellantis USA
Advertisement

Dal punto di vista tecnologico, Stellantis ha deciso di fermare lo sviluppo dei modelli a idrogeno, giudicati poco competitivi nel medio termine. L’attenzione si concentra ora sull’elettrico, ma anche sul ritorno dei motori V8, particolarmente richiesti negli Stati Uniti. Dodge e Ram li rilanceranno sotto la guida di Tim Kuniskis, CEO di Ram e supervisore di tutti i marchi americani, in controtendenza rispetto alla linea Tavares che li aveva messi da parte per la transizione all’elettrico.

Nonostante le difficoltà, Filosa si dice fiducioso. Le sue prime settimane alla guida hanno rafforzato la convinzione che Stellantis abbia le risorse per rialzarsi, intervenendo dove necessario e valorizzando i punti di forza già esistenti.

Il segnale più concreto arriva dal ritorno alle previsioni finanziarie per fine 2025. L’obiettivo è chiudere l’anno con un fatturato in crescita rispetto al primo semestre. Resta però da capire quanto peseranno i nuovi dazi statunitensi, che potrebbero costare fino a 1,5 miliardi di euro nel 2025.

X