Fiat 500e, vendite basse: Tavares se la prende col Governo

M Magarini
La Fiat 500e non vende in Italia? Per Carlos Tavares le responsabilità vanno attribuite alla politica degli incentivi
Fiat 500e

Che ne sarà del futuro automobilistico italiano? È una domanda che molti si pongono, non solo la manodopera, ma anche le istituzioni politiche e l’intero Paese. Le implicazioni economiche di una possibile fuga di Stellantis rischiano di colpire duramente il prestigio dell’Italia nel settore. Le parole pronunciate da Carlos Tavares hanno allarmato l’opinione pubblica. Il CEO ha minacciato un forte disinvestimento dagli impianti italiani se le istituzioni avessero rifiutato di concedere gli incentivi sperati, anche per la Fiat 500e, il cui rendimento sul mercato è stato altelenante.

Fiat 500e, Carlos Tavares imputa le poche vendite in Italia (e Germania) alle manovre della politica con gli incentivi

Fiat 500e

Dall’altra parte, le risposte sono state secche e piene di malumore e dissenso. La premier Giorgia Meloni ha manifestato il suo sbigottimento ai microfoni della stampa, poiché nel 2024 saranno corrisposti 950 milioni di euro. Adolfo Urso è intervenuto accusando la società stessa per lo scarso successo delle vetture elettriche Stellantis in Italia.

Sono circolate voci su un’eventuale fusione tra Stellantis e Renault, ma questa ipotesi è stata respinta da John Elkann, numero di Exor, azionista di maggioranza del conglomerato. Tavares stesso ha smentito questa possibilità durante un incontro con gli azionisti.

Per costruire un milione di veicoli all’anno entro il 2030, hanno bisogno di sfruttare ogni impianto situato nella nostra penisola; quindi, sia Pomigliano d’Arco che Mirafiori hanno un futuro. La produzione della Panda sarà spostata in Serbia, a Kragujevac, ma la generazione attuale sarà prodotta fino al 2026 nel complesso campano. Tuttavia, Tavares non ha specificato quali modelli sostituiranno la Panda.

Stellantis Carlos Tavares

Tavares ha espresso un giudizio positivo sui sussidi stanziati dal Governo, ma ha criticato le strategie precedenti, sottolineando che sia in Italia che in Germania la Fiat 500e è rimasta vittima dell’assenza di misure abbastanza vantaggiose. La cassa integrazione a Mirafiori è dovuta alla bassa domanda, ma i contributi in arrivo aiuteranno a migliorare la situazione.

Nel frattempo, Urso ha avvertito dei negoziati in corso tra lo Stato italiano e una seconda società automobilistica, anche se non ha fornito ulteriori dettagli. Questi aggiornamenti inducono all’ottimismo circa una svolta positiva che soddisfi tutte le parti coinvolte.

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