Con tutto quello che le si può dire, di sicuro c’è che la Fiat Multipla, come auto, come stile, come concetto, ha il talento unico di non lasciare mai nessuno indifferente. Mentre le indiscrezioni ufficiali suggeriscono che Fiat userà questo nome iconico per un SUV basato sulla piattaforma Smart Car, ovvero la stessa di Citroën C3 Aircross, il web ha iniziato a sognare guardando il recente concept della Casa francese ELO.

Con la sua forma da minivan, i fari LED sovrapposti e quella configurazione a sei posti che sa di miracolo dell’abitacolo, l’ELO sembra l’erede spirituale perfetto per la monovolume più polarizzante della storia. Immaginate il colpo di scena: Fiat potrebbe riprendere il layout monoscocca del concept francese per lanciare una variante distintiva, condividendo i costi di sviluppo all’interno del gruppo Stellantis.
Il richiamo visivo, dunque, sarebbe già lì, servito su un vassoio d’argento per una nuova Multipla. I LED rotondi alla base del parabrezza ricordano in modo sospetto i fari a due livelli del modello firmato da Roberto Giolito nel 1998. Con qualche ritocco, come i fanali posteriori “a pillola” della Fiat Topolino e cerchi in lega vintage, avremmo tra le mani un veicolo capace di far girare la testa. Restando, ancora una volta, controverso.

Il vero cuore della scommessa, però, è l’abitacolo. La Multipla originale (quella antica) di Dante Giacosa del 1955 era lunga solo 3,5 metri ma ospitava sei persone. Quella del 1997 puntava tutto sulla larghezza, ben 1.87 m, per avere due file da tre sedili singoli. Il concept ELO segue questa filosofia “stramba” ma funzionale. Sei sedili singoli, posizione di guida centrale e interni modulari con tanto di materassini gonfiabili.
Un “packaging” del genere richiederebbe una piattaforma EV dedicata, dicendo addio ai motori a combustione per fare spazio a un motore posteriore compatto e una batteria urbana.
Certo, la realtà ci porterà probabilmente verso un crossover ibrido o elettrico per competere con la Dacia Duster, ma c’è ancora chi spera che Fiat non si limiti a incollare un nome storico su un SUV qualunque. La vera essenza della Multipla non era la bellezza convenzionale, ma il coraggio di essere diversa, larga e incredibilmente pratica.
