GigaBerlin: Tesla imbestialita contro il sindacato tedesco IG Metall

Ippolito Visconti Autore News Auto
Tesla critica il sindacato tedesco per il tentativo di estromettere il capo del consiglio di fabbrica.
GigaBerlin

Tensione alle stelle in Germania al Tesla GigaBerlin: Musk imbestialito contro il sindacato tedesco. La Casa texana critica i rappresentanti per il tentativo di estromettere il capo del consiglio di fabbrica. Il potentissimo IG Metall (in guerra contro VW) ha presentato una mozione presso un tribunale per rimuovere il capo del consiglio di fabbrica dello stabilimento tedesco, Michaela Schmitz, che non è un membro del sindacato. Replica l’azienda: tentativo di seminare disordini nella fabbrica del produttore di veicoli elettrici vicino a Berlino. 

Cosa dice la legge

Il sindacato tedesco IG Metall ha citato violazioni della legge sul lavoro che limitano l’influenza della sigla. Le impediscono di rappresentare adeguatamente gli interessi dei lavoratori. La mossa, che Tesla ha descritto come disperata, riflette gli sforzi per migliorare “le condizioni scadenti in fabbrica”, l’unico stabilimento automobilistico in terra teutonica non regolato da un contratto salariale collettivo.

Attacco anche dalla Svezia

Il produttore di veicoli elettrici statunitense sta combattendo una battaglia simile in Svezia, dove si rifiuta anche di firmare un contratto salariale collettivo e sta affrontando molteplici cause legali da parte del sindacato locale. Tesla è anche coinvolta in una serie di controversie legali negli Stati Uniti sulle pratiche di assunzione, inclusi casi che denunciano condotte antisindacali illecite.

Tesla nega

La società rispedisce al mittente le accuse: le sue condizioni di lavoro siano al di sotto della media, affermando di offrire condizioni uguali o migliori di quelle negoziate dai sindacati. “Fin dall’inizio della Gigafactory Berlin-Brandenburg, IG Metall ha ripetutamente cercato di causare disordini nella nostra fabbrica e di ostacolare la nostra strategia di successo. La nostra indipendenza e le conseguenti buone condizioni di lavoro e posti di lavoro sicuri nel nostro stabilimento sono una fonte costante di fastidio per il sindacato”. Di base, sotto c’è la grande rabbia di IG Metall: non è riuscito a ottenere la maggioranza nel consiglio di fabbrica della gigafactory di Grünheide, ottenendo il 40% dei seggi in quello che afferma essere un Gruppo pro-management. A ottobre 2024, il sindacato ha accusato la dirigenza dello stabilimento di tattiche aggressive contro i lavoratori che cercavano di sindacalizzarsi dopo aver licenziato un rappresentante sindacale dal consiglio.

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Tesla GigaBerlin sempre super contestata

La fabbrica è da sempre nell’occhio del ciclone. La politica centrale la vede di buon occhio: dà lavoro, stimola l’economia. Una salvezza in epoca di tagli feroci, chiusure, fallimenti. Ma i Verdi la detestano. Dopo diversi mesi di attesa, e numerose procedure burocratiche, solo a maggio 2024 Tesla ha ottenuto l’ok per l’espansione della sua GigaBerlin. Il consiglio ha votato a favore dell’ampliamento, con 11 rappresentanti a favore, 6 contrari e 2 astenuti. Gli attivisti infuriati, perché questa azienda farebbe del male alla Terra, impiegando una quantità abnorme di acqua e causando la deforestazione per farsi largo. E di scaricare acque reflue sporche nel sistema fognario della comunità. In realtà, l’impianto dove nasce la Model Y sottrae acqua Secondo Tagesspiegel, ha utilizzato solo 451.654 metri cubi di acqua dolce nel 2023. È stato approvato l’uso di 1,3 milioni di metri cubi per le sue operazioni. La società viaggia a 2,28 metri cubi di acqua per veicolo prodotto, il 33% in meno rispetto alla media del settore, che invece si attesta sui 3,68 metri cubi.

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