Perché non tutte le case automobilistiche si divertono a riportare in vita le proprie glorie passate? Non possiamo che chiederci questo ogni volta che Skoda decide di rievocare un modello storico, rielaborandolo con un tocco di modernità. Questa volta sotto i riflettori c’è la Skoda 110 R, coupé presentata nel lontano 1970, che torna a farsi vedere nel 2025 (purtroppo) non nelle concessionarie, bensì negli schermi dei nostri computer, grazie a un concept virtuale dal gusto decisamente contemporaneo.

All’epoca, la 110 R non era certo a buon mercato. Il suo prezzo corrispondeva a diversi anni di stipendio medio, eppure conquistò il pubblico con oltre 57.000 unità vendute in un decennio di carriera. Il suo quattro cilindri posteriore da 1,1 litri e 52 cavalli richiedeva quasi venti secondi per toccare i 100 km/h, ma la praticità dei due vani bagagli e la trazione posteriore le garantirono un’aura sportiva. Non era un fulmine, ma si faceva amare.

Oggi, il designer Richard Svec ha deciso di rileggerla secondo il nuovo linguaggio “Modern Solid”, abbandonando qualsiasi tentazione retrò. Niente nostalgici richiami kitsch. Quindi, fari affilati, superfici pulite, prese d’aria scolpite e dettagli aerodinamici segnano un look totalmente proiettato al futuro. Le maniglie spariscono, rimpiazzate da telecamere e sensori, mentre un badge “S 110 R” sul retro strizza l’occhio agli appassionati con un pizzico di ironia.

Naturalmente, il piccolo motore a benzina è stato archiviato. Al suo posto, un’unità elettrica di cui non conosciamo dati ufficiali, ma che si immagina leggera e compatta per rispettare lo spirito dell’originale, che fermava l’ago della bilancia a soli 880 chili. Peccato che, a differenza della versione storica, questa nuova 110 R non abbia alcuna chance concreta di approdare alla catena di montaggio.
Il mercato delle coupé (confermandolo con dolore) è ormai ridotto ai minimi termini e un modello elettrico firmato Skoda avrebbe difficoltà a conquistare clienti in cerca di emozioni pure. Non è un caso che all’interno del Gruppo Volkswagen siano marchi come Audi e Porsche a presidiare quella nicchia, con proposte più solide e con l’allure necessaria per convincere i collezionisti.