In Cina il governo blocca le immatricolazioni auto

Walter Gobbi
auto Cina Pechino

auto Cina Pechino

Qualcuno ricorda ancora l’intervento de governo comunista cinese sul controllo delle nascite. Adesso il problema si sposta su altro fronte, quello delle “nascite” di nuove auto. Pare infatti che le immatricolazioni registrate siano troppe e che il traffico in Cina sia diventato insostenibile (ricordate qualche mese fa la notizia di una coda di macchine durata ben 4 giorni?).

La città dove si applicherà questa restrizione sarà Pechino, città che conta oltre 20 milioni di abitanti e circa 5 milioni di auto in circolazione. Per frenare il fenomeno della crescita esponenziale di traffico, il partito comunista ha deciso che per il 2011 solamente 240 mila immatricolazioni saranno concesse. Per sapere chi rientrerà nei 240 mila fortunati verrà effettuata una lotteria a pagamento. In questo modo le immatricolazioni si ridurranno del 70% rispetto al 2010, anno che ha registrato ben 800 mila immatricolazioni.

A cercare di arginare il problema ci avevano pensato prima di Pechino anche altre città: Shanghai, Jiangsu e Zhejiang. Queste ultime due probabilmente vieteranno l’acquisto dell’auto a chi non possiede un posto privato dove parcheggiarla.

Come prevedibile la scelta del governo Pechinese ha causato un crollo nelle borse europee:

–         BMW ha perso il 6,4 %

–         Volkswagen il 5,8 %

–         Porsche il 4,7 %

–         Fiat il 3,5 %

–         Peugeot il 2 %

–         Renault lo 0,7 %

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