L’industria auto europea, già noto per la stabilità di un castello di carte, sta tremando per colpa di una questione assai spinosa e che ha a che fare con un’azienda dal nome ormai noto, Nexperia. Questa azienda cinese, strategicamente con sede nei Paesi Bassi, è specializzata nella produzione di dispositivi basati su semiconduttori (per citarne alcuni, chip e transistor) ed è ora al centro di una crisi geopolitica che coinvolge direttamente il governo olandese.
La preoccupazione nel settore sta crescendo a ritmi esponenziali, e il primo, illustre, attore in crisi è già noto: secondo il quotidiano tedesco Bild, Volkswagen starebbe sospendendo la produzione del suo modello più iconico, la Golf.
Non sarebbe un semplice stop per un cambio di turno. Fonti interne indicano che Volkswagen sta seriamente valutando di fermare le linee di assemblaggio della Golf presso lo stabilimento di Wolfsburg, una misura che potrebbe estendersi ad altri siti del marchio. La causa è la drammatica difficoltà di approvvigionamento di componenti prodotti con semiconduttori (chip, nello specifico).

Nexperia, al momento, si trova ad affrontare notevoli limitazioni alle esportazioni dalla Cina, dovute alle sempre più tese pressioni politiche tra Pechino e Washington. Il flusso vitale di semiconduttori lavorati verso l’Europa è, di conseguenza, fortemente limitato.
Nonostante Nexperia produca sia in Europa che in Cina, i componenti fondamentali necessari per l’intera catena di produzione provengono in gran parte dal Dragone, creando un ineluttabile collo di bottiglia.

Per ora, questa sospensione, che dovrebbe avvenire già la prossima settimana, riguarda unicamente la Volkswagen Golf, ma a seconda di come evolverà la situazione, è quasi certo che altri modelli seguiranno a ruota. Le voci di corridoio puntano già a possibili estensioni per la Volkswagen Tiguan e la Tayron, e, con un respiro ben più ampio, anche ad altri costruttori di peso all’interno del Gruppo, in particolare Audi.
I chip sono diventati una risorsa indispensabile, onnipresente nei veicoli moderni: non solo per i sistemi di infotainment o di assistenza alla guida, ma persino per componenti vitali del motore. Per Volkswagen, inoltre, questa interruzione arriva nel momento peggiore possibile: secondo Bild, al brand tedesco mancano già ben 11 miliardi di euro per finanziare gli investimenti previsti per quest’anno.