Stangata accise diesel 2026: choc evitabile, ecco come

Il ministero dell’Economia ha scelto di aumentare le accise diesel, ma poteva abbassare quelle della benzina.
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Seccante e fastidiosa per chi ha un’auto a gasolio la scelta del ministero dell’Economia: il 1° gennaio 2026, sono applicati una riduzione dell’accisa sulla benzina di 4,05 centesimi di euro per litro e un aumento – sempre di 4,05 centesimi – dell’accisa gasolio impiegato come carburante. L’obiettivo dichiarato è allineare le tasse di gasolio e le tasse della benzina, perché le prime sono inferiori rispetto alle seconde. Lo dice la bozza della Manovra 2026. Le possibilità nel disegno legge Bilancio 2026 erano due.

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  1. Abbassare le accise della benzina.
  2. In parte abbassare le accise della benzina e in parte aumentare le accise del gasolio.

Il ministero ha scelto l’opzione due. La palla passa al Parlamento.

Cosa dicono le regole

  • Oggi le accise sulla benzina sono 713,4 euro per 1.000 litri: ossia 0,7134 euro per litro.
  • Sul gasolio 632,4 euro: ossia 0,6324 euro per litro.
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L’allineamento delle accise non è una novità: un precedente decreto era stato previsto un percorso graduale di allineamento nell’arco di circa cinque anni (con aumenti di pochi millesimi l’anno). La Manovra 2026 accelera tantissimo questo processo, attuando l’operazione in un solo colpo a inizio 2026.

In altre parole, prima il ministero parlava di allineamento graduale nel 2030 con una che saliva e l’altra che scendeva. Adesso, allineamento 1 gennaio 2026. In quanto il momento sarebbe propizio, coi prezzi dei carburanti non altissimi alla pompa. Discutibile: con le tasse su benzina e diesel, la spesa per il pieno in Italia è spaventosa.

A spanne, l’effetto finale per il consumatore è superiore ai 4,05 centesimi/litro a causa dell’IVA.

  • Aumento reale del gasolio: il rincaro di 4,05 centesimi dell’accisa comporta un rialzo totale alla pompa di circa 4,94 centesimi di euro per litro.
  • Il risparmio per la benzina sarà di circa 4,94 centesimi di euro per litro.

Esistono le diesel ultra moderne

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Ma poi, ecco l’altra questione: il differenziale di 8,1 centesimi al litro è un Sussidio Ambientalmente Dannoso? È un SAD che l’Unione Europea vuole eliminare perché incentiva l’uso di motori diesel considerati più inquinanti? Calma. Se parliamo di diesel Euro 0 circolanti in certe aree della nazione, la risposta è sì. Se parliamo di di Euro 6d, se ne discute. Allora, o l’Euro 6d – adottato anche dall’Italia – è una fesseria, una bugia, oppure conta e significa che il motore inquina pochissimo. 

Le norme europee del pacchetto della Commissione UE Fitfor55 dicono un sacco di cose. A parte che moltissime indicazioni di vario genere non vengono rispettate, comunque l’Unione Europea impone solo l’allineamento. Si poteva abbassare la tassa sulla verde.

diesel

Sono dolori per chi ha una diesel

Nel 2024, il parco auto circolante in Italia contava circa 16,6 milioni di veicoli diesel, che è il 40,9% del totale. Le vendite di nuove auto a gasolio sono diminuite, rappresentando il 13,9% del mercato nel 2024 con 218.542 unità, ma la presenza di diesel più vecchie nel parco circolante è elevatissima. Ovunque. Per risparmiare sul pieno e vivere a macchina con maggiore serenità. Senza considerare le preferenze delle aziende e delle flotte, che adorano il diesel. Infine, è una bella botta alla crescita dell’inflazione: le merci viaggiano su gomma. I corrieri scaricheranno l’aumento sui consumatori, già in gravissima difficoltà.