In Garage Italia Customs stanno pensando ad un’Alfa Romeo Duetto elettrica

Natale LiVecchi Autore Auto
Duetto

DuettoIn Garage Italia Customs, l’interessante azienda con a capo l’eccentrico Lapo Elkann, si occupano dell’allestimento di automobili su misura. Spesso secondo specifiche richieste dei clienti o provenienti dall’estro dell’atelier. Proprio nel 2019 in Garage Italia Customs hanno anche lanciato l’interessante progetto Icon-e che ha previsto il piacevole restauro di vetture italiane celebri, equipaggiate però di nuove motorizzazioni elettriche.

Ora dopo aver visto già le belle Fiat 500 Jolly o le Panda 4×4 è il turno di un vero e proprio mito a marchio Alfa. Si tratta dell’Alfa Romeo Spider, denominata e meglio conosciuta col nome di Duetto, quella prodotta dal 1966 al 1994 in quattro serie differenti. Il successo della bellissima Spider di Pininfarina si ebbe quando apparve all’interno dell’iconico film “Il Laureato”.

In Garage Italia Customs si occuperanno dell’ultima serie apparsa sul mercato, ovvero quella del 1989 che prevedeva paraurti meno pronunciati ma ora in tinta con la carrozzeria, oltre a nuovi specchietti retrovisori e l lungo catadiottro che univa i sottili fanali posti in coda. In Garage Italia Customs hanno già diffuso alcuni bozzetti della vettura introducendo anche diversi dettagli a seguito di alcune domande poste all’atelier sull’account Instagram ufficiale.

Sembra che in Garage Italia non si dedicheranno ad un restmod di vetture ancora funzionanti. L’attenzione si rivolge quindi a vetture in pessime condizioni provando a intervenire soprattutto su Alfa Romeo Spider che non possiedono più il propulsore. C’è poi un omaggio di Garage Italia Customs dedicato al prototipo Super Flow IV di Pininfarina apparso nel 1960: questo aveva un padiglione trasparente che copriva l’abitacolo della vettura coupé. Uno stile che avrebbe fatto da genesi alla Spider del Biscione. Inoltre non dovrebbe venir meno l’originalità complessiva della Duetto che Garage Italia vuole mantenere intatta, anche per non costituire ulteriori aggravi in termini di costi.

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