La batteria ad acqua cinese potrebbe essere una tra le principali innovazioni nel campo della mobilità rispettosa dell’ambiente.
La batteria ad acqua cinese per veicoli elettrici potrebbe rappresentare la vera rivoluzione verde per le auto elettriche, promettendo una grandissima autonomia. Dalla Cina arriva un’invenzione che può rivoluzionare il mondo: la batteria ad acqua. Se i dati saranno confermati, si parla della risoluzione di uno tra i principali problemi della mobilità elettrica, andando a migliorare di tantissimo la loro autonomia. Ma c’è molto di più, poiché eliminando dall’equazione il litio, si eliminerebbe anche l’inquinamento derivante dall’estrazione del materiale, risolvendo molti problemi legati all’uso di sostanze non particolarmente ecosostenibili. Non solo miglioramenti nell’alimentazione delle vetture elettriche, ma anche un maggiore immagazzinamento di energia, permettendo una maggiore autonomia in uno spazio più ridotto. Ciò significa che le automobili potranno avere più spazio per il trasporto di persone o cose. Si potrebbe quindi pensare che finalmente tutti i problemi che hanno portato a difficoltà di autonomia nel mercato della mobilità elettrica siano quasi risolti.
Qual è il segreto che si cela dietro la “miracolosa” batteria ad acqua cinese?
In realtà, non c’è trucco né inganno, ma un nuovo tipo di architettura, che surclassa innovazioni come la batteria a stato solido. In primo luogo, come accennato ampiamente in precedenza, viene eliminata la presenza del litio. Questo viene sostituito dall’acqua e dall’alluminio, con l’idrogeno considerato come un vettore di energia, poiché per estrarlo è necessario eliminare le parti non necessarie mediante l’elettrolisi inversa. Questa batteria utilizza l’acqua come elettrolita e l’alluminio come anodo. Ciò significa che può immagazzinare una grande quantità di energia, molto più delle “vecchie” batterie al litio, decuplicandone le capacità. Si può quindi pensare che le batterie di questo tipo saranno disponibili per praticamente tutto ciò che funziona con energia elettrica, con le dovute differenze avendo comunque una conformazione di un certo tipo. In particolare la batteria ad acqua ha una durata di oltre 1.000 cicli di carica-scarica.
Ormai non si può dire nulla con certezza, poiché le nuove tecnologie a volte ci affascinano ma molto spesso ci illudono. Tecnicamente, questa batteria sembra avere tutte le carte giuste per essere una grande rivoluzione ambientale. L’idrogeno come vettore di combustibile è molto apprezzato, ma purtroppo, al momento, non ci sono nel nostro pianeta i distributori necessari per avere un’infrastruttura capillare in città e sulle autostrade. C’è quindi ancora molta strada da fare, ma probabilmente questo tipo di batteria andrà a risolvere molti problemi in termini di autonomia, prezzi delle automobili e spazio usabile all’interno della vettura.