Lancia Musa

Walter Gobbi
Lancia Musa

Lancia MusaLa casa torinese Lancia ha commercializzato dal 2004 la sua Musa, rivisitata in un seguente restyling nel 2007.
Il nome richiama le divinità della mitologia greca aventi il compito di ispirare e rappresentare l’ideale supremo dell’ arte, così Lancia ha cercato di anticipare il mercato e di far cogliere l’essenza della sua vettura al pubblico:  qualità, classe ed eleganza in qualsiasi situazione.

Il termine “city limousine” accostato dalla Lancia stessa nella sua ormai nota pubblicità, seppur azzardato, è rappresentante della vettura poiché nonostante le dimensioni da utilitaria o poco più, la fattura è degna di una vettura di livello ben superiore e lo spazio al suo interno non manca di certo.

Sviluppata in poco più di 4 metri questa Musa offre buona abitabilità interna con i 5 posti ben sfruttabili e un bagagliaio di notevoli capacità (fino a 390 litri), finiture della plancia realizzate con materiali di un certo pregio (gradevoli alla vista e anche al tatto) trascurando tuttavia l’importanza di una strumentazione ben leggibile; sistemata al centro e non orientata verso il guidatore infatti, obbliga a staccare gli occhi dalla strada, distraendo la guida.

Il design dell’auto è piuttosto filante e armonioso, senza particolari spigolature e lascia cadere l’occhio dei più attenti sul posteriore, dove i gruppi ottici sono a led, il che significa buona luminosità in poco spazio, senza preoccuparsi della loro manutenzione.

Lancia si è poi divertita nel tempo trascorso dalla sua entrata nel mercato, ad impegnarla nei più svariati allestimenti come ad esempio il “5th Avenue”, riconoscibile esternamente per la carrozzeria in bianco Angelico con tetto nero Masaccio in contrasto, i vetri oscurati e i cerchi in lega bi-colore da 16 pollici. Negli interni la si distingue invece per la plancia e i sedili rivestiti in pelle di Poltrona Frau. Questi ultimi hanno un effetto definito “capitonné”, un tipo di imbottitura che viene eseguita a mano e trapuntata in modo da formare cuscinetti disposti in una trama reticolata di rombi.

La collaborazione con la ditta marchigiana, risalente già agli anni 20 quando Vincenzo Lancia, si rivolse a Renzo Frau per rivestire gli interni dei suoi esemplari più prestigiosi, ha contribuito senz’altro a rendere l’auto ancora più lussuosa, esclusiva e comoda, grazie ai rivestimenti eccelsi in pelle rossa, grigia o color cuoio. Altri  accessori inclusi nel pacchetto sono il tetto Granluce, l’ESP, i cerchi da 16, l’autoradio con lettore CD, il clima bi-zona e i fendinebbia .

Aprendo il cofano si possono apprezzare diverse motorizzazioni, tra cui, per l’alimentazione a benzina, il 1.4 da 77 CV bi-fuel GPL/benzina e il 1.4 16V da 95 CV. Per i propulsori diesel capitaneggiano invece il 1.9 MJT da 100 CV, il 1.3 MJT con potenze da 70 CV e da 90 CV (quest’ultimo con filtro antiparticolato di serie) e in ultimo il 1.6 MJT capace di erogare ben 120CV accontentandosi, secondo il costruttore, di 4,9 litri di gasolio ogni 100 chilometri (nel ciclo misto) e di esser controllata per la manutenzione ordinaria solo ogni 35.000 chilometri.

Chiunque voglia godere del lusso e spaziosità di questa Musa, dovrà disporre di almeno 21.500 euro, Ipt esclusa.

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