Il nuovo corso targato Lancia riprende esattamente da dove aveva lasciato: con la Ypsilon, che nel 2024 arriverà in commercio totalmente rinnovata. Su ordine del numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, il marchio piemontese ambisce a soglie qualitative superiori, rispolverando l’illustre passato. Lo farà con tre esemplari entro la fine del decennio, una ogni biennio.
Ad aprire le danze sarà, appunto, la compatta, pronta per aprire i varchi ai futuri ingressi in listino. Negli ultimi anni l’azienda si è ben comportata come numeri di vendita, ma ha operato esclusivamente lungo lo Stivale. Supportata dalle disponibilità economiche ingenti del conglomerato, fondato nel 2021 dalla fusione Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e Peugeot Groupe (PSA), coltiva grosse ambizioni. Lo ha dimostrato attraverso la concept car Pu+Ra, attualmente alle prese con un tour in 6 Paesi europei.
Sul proscenio continentale tenterà di affermarsi, tenendo alta la bandiera di Stellantis accanto ad Alfa Romeo e DS. Sulla base di quanto mostrato i pixel master di ogni parte del Pianeta si sono sbizzarriti, provando a immaginare quale sarà l’aspetto definitivo della Lancia Ypsilon. Salvo poche eccezioni, le idee coincidono sotto diversi aspetti, su cui ci soffermeremo nel corso di questo approfondimento. Passeremo, anzitutto, al setaccio le ricostruzioni virtuali, da rapportare alle dichiarazioni ufficiali rilasciate dai piani alti. In seconda battuta, ci interesseremo degli interni, intesi sia come spazio a bordo sia in termini di tecnologie implementate.
L’ergonomia riveste un ruolo importante, ma ancora più le dotazioni di bordo incidono oggi in misura decisiva sulle vendite. Fin dove saranno disposti a spingersi? Una risposta assoluta, ovviamente, non esiste, almeno per il momento. Eppure, nell’arco dei mesi di avvicinamento alla première mondiale sono trapelati degli indizi quantomeno meritevoli di considerazione. In conclusione, ci interrogheremo sui motori e cercheremo di ipotizzare una fascia di prezzo in cui dovrebbe collocarsi.
Lancia Ypsilon: esterni
Sul segmento di appartenenza della Lancia Ypsilon 2024 non ci sono dubbi di sorta: occuperà il B, sebbene, rispetto alle rappresentanti del genere, avrà dimensioni maggiori. Un po’ quanto accade con la DS, l’omologa francese della “nostra” portacolori. Entrambe faranno affidamento sul pianale STLA Small per le entry-level dei rispettivi portafogli. Una scelta protesa a conseguire delle economie di scala, così da tenere sotto controllo i costi e offrire i veicoli a prezzi vantaggiosi.
La guerra dei prezzi, infiammata dalla Tesla, dura da mesi e probabilmente andrà avanti a lungo. Ciò poiché premono le proposte asiatiche, nello specifico provenienti dalla Cina. Se in passato godevano di bassa reputazione, sicché ritenute di bassa qualità progettuale, adesso la musica è cambiata. Le cinque stelle ottenute ai crash test EuroNCAP dalla BYD Atto 3 costituiscono giusto un esempio dei tangibili progressi compiuti dai produttori locali. Che, lo ricordiamo, hanno un vantaggio competitivo non indifferente sul fronte della mobilità elettrica.
Per conquistare e fidelizzare il bacino di pubblico, la Lancia cercherà subito di giocarsela tramite la nuova Ypsilon. In termini di linee richiamerà la tipica eleganza del Made in Italy che tanto ha fatto scuola. Spulciando in rete, gli artisti digitali sembrano condividere la sensazione che la new entry avrà linee morbide e proporzionate. Invece dei tratti spigolosi di certi competitor, il centro stile intende conferire un’armonia generale.
Ciascun elemento assolverà a tale funzione, senza fare storcere il naso agli edonisti. Introdotta dalla Pu+Ra Zero al Design Day, è in attesa di conferma la firma luminosa a calice, un tratto distintivo così come il rinnovato logo, presente sia sotto forma di scritta estesa sul cofano sia come scudetto sui montanti B. I tre raggi di luce non saranno una peculiarità della sola Ypsilon, bensì verranno altresì adottati dalle sorelle, che contribuiranno a renderle riconoscibili in qualsiasi momento, sia di giorno sia di notte.
Una serie di teaser diffusi in forma ufficiale lo hanno anticipato e le premesse verranno rispettate. In segno di continuità, pure i tre elementi dei cerchi in lega richiameranno lo stile del calice. Un motivo circolare caratterizzerà i fanali, richiamanti sia la showcar sia la mai dimenticata Stratos. In confronto alla concorrenza, la Lancia ha una grossa carta da giocarsi e tenterà di sfruttarla a pieno: il nome. Seppur abbia finito per eclissarsi con il nuovo millennio, ha il potenziale di tornare sulla cresta dell’onda, a patto di assumere le giuste decisioni. Gli stessi portavoce ufficiali della compagnia hanno dichiarato ai microfoni di essersi ispirati a miti intramontabili quali la Flaminia, la Delta HF Integrale, la 037 Stradale, l’Aurelia B20 e la Fulvia Coupé. Gli appassionati di lunga data se le ricorderanno benissimo e ne riconosceranno gli stilemi.
Interni
Ai fasti dei decenni passati si ricollegheranno poi gli interni. Lo spirito all’avanguardia, attento alle tecnologie più sofisticate dell’epoca di appartenenza, animerà la produzione della Lancia Ypsilon, nonché delle future new entry. In apertura degli anni Duemila, giusto per capire un po’ di chi stiamo parlando, la Thesis fu l’antesignana dei veicoli pronti ad adottare i gruppi ottici posteriori a LED. Schermi e comandi saranno affini alla moda odierna. La strumentazione digitale e il sistema di infotainment saranno provvisti di schermi touch, affiancati dall’Head-Up Display, mentre il volante avrà forme curiose, simili allo Yoke della Tesla.
Il pacchetto di sistemi ausiliari alla guida sarà di ultimo grido, in grado di soddisfare a pieno le esigenze contemporanee degli utenti. Un aspetto sulla quale si è espresso Napolitano è la qualità dei materiali impiegata, che saranno in buona parte riciclati. Comunque, ciò non equivarrà a soluzioni mediocri, tutt’altro. Lo garantisce la natura premium attribuita alla Casa, nella certezza che sia proprio quanto ha in mente la potenziale clientela.
Motori e prezzi
Concludiamo con la motorizzazione. Premesso che non ci sono state comunicazioni ufficiali, il proposito è di attuare subito la transizione green. In quella direzione si sta muovendo la (quasi) totalità dei player della filiera. Per non apparire retrò il portafoglio comprenderà almeno una variante a batteria.
Sarà l’unica disponibile? Propenderemmo verso il no, a giudicare dalle politiche adottate con la Jeep Avenger. Sebbene la trazione a batteria costituisca l’anima della famiglia, in esclusiva per Italia e in Spagna è stata prevista una declinazione a combustione interna. Lo ha praticamente imposto la riluttanza dei guidatori dei due Paesi a compiere il passaggio.
La scarsa diffusione delle infrastrutture di ricarica, sommata agli elevati prezzi di listino (dove il reddito medio è basso) allontana una fetta cospicua di pubblico. Una strategia del genere verrà probabilmente adottata pure nel caso della Lancia Ypsilon, la quale dovrebbe adottare un’unità singola da 156 cavalli all’inizio.
In seconda battuta approderà un esemplare di performance superiori, magari dotato di un doppio modulo elettrico. Per quanto riguarda, infine, l’autonomia, essa si aggirerà intorno ai 450 km nel ciclo WLTP, in risposta alle concorrenti. La papabile soluzione a combustione interna avrebbe un prezzo d’attacco di circa 22 mila euro. La bev costerà, invece, almeno 35 mila euro.