Le auto della Cina fanno impazzire Europa e Usa: batoste sui costruttori tradizionali

Ippolito Visconti Autore News Auto
Gli attuali politici di Ue e States non sanno come uscire dalla morsa.
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A furia di scherzare con l’auto elettrica e col ban alle termiche, gli attuali politici di Ue e States si sono scottati. Se Bruxelles mette extra dazi alle vetture fatte in Cina, molte Case europee subiranno pesanti conseguenze. Uno: VW che fa la Cupra Tavascan nel Paese del Dragone. Due: BMW che fa la Mini elettrica oltre la Grande Muraglia. Tre: Volvo con la Suv piccola EX30 made in China. Invece, Ford e GM forse dovranno smettere di importare veicoli dalla Cina negli Stati Uniti in base a una norma che reprime il software e l’hardware cinesi. Lo ha detto a Reuters un funzionario del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (fonte automotive News). 

Lotta alla Cina: politica nel panico

La regola Usa avrebbe ripercussioni anche su altre Case automobilistiche che vendono o costruiscono veicoli negli Stati Uniti, come Volvo Cars e BYD. GM propone la Buick Envision e Ford vende la Lincoln Nautilus, entrambe costruite in Cina, negli Stati Uniti. Ford non ha rilasciato dichiarazioni. Nei primi sei mesi del 2024, GM ha consegnato circa 22.000 Envision e Ford ha venduto 17.500 crossover Nautilus negli Stati Uniti. “Prevediamo a questo punto che qualsiasi veicolo prodotto in Cina e venduto negli Stati Uniti rientrerebbe nei divieti”, ha affermato Liz Cannon (dirige l’ufficio per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni del Dipartimento del Commercio). GM e Ford sono consapevoli, ha aggiunto, che d’ora in poi la produzione in Cina per il mercato statunitense dovrebbe essere interrotta in Cina e trasferita altrove. 

Autorizzazioni da chiedere: tanta burocrazia

Comunque, negli Usa, pare consentito alle aziende di richiedere una “autorizzazione specifica” per continuare le vendite di veicoli o componenti. La cinese BYD North America, che costruisce autobus elettrici a Lancaster, California, potrebbe essere interessata. L’azienda non ha rilasciato dichiarazioni immediate. A esempio, il software sarebbe probabilmente proibito se fosse sviluppato da un team di dipendenti cinesi in quel Paese per una Casa automobilistica cinese. Ma il software sarebbe probabilmente consentito se fosse sviluppato da dipendenti del Dragone che lavorano in un altro paese per un’azienda non nell’ex Celeste Impero. 

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I decisori ne usciranno vivi?

A maggio quattro modelli di veicoli cinesi sono venduti negli Stati Uniti, tra cui la Polestar 2 e le berline S90 della Volvo. Polestar e Volvo sono affiliate della casa automobilistica cinese Geely. Aziende come Volvo si incontreranno con il Dipartimento del Commercio per mitigare il rischio. Volvo Cars ha detto: “Stiamo esaminando la proposta del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti e stiamo analizzando qualsiasi potenziale impatto che potrebbe avere su di noi e sull’industria automobilistica negli Stati Uniti”. Confusione, burocrazia, cavilli, eccezioni: inferno transizione elettrica forzata dalla politica. Ossessionata dalle ombre cinesi che essi stessi hanno creato, in un incubo automotive senza precedenti.

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