Mazda registra un logo per il motore rotativo

Andrea Senatore Foto Autore
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Mazda non trascura il motore rotativo, che ha avuto la sua ultima vera apparizione nella RX-8, nata nel 2002. L’ultimo dettaglio che lo testimonia è la registrazione di un nuovo logo per identificarlo. Tuttavia, la salvezza per questa tecnologia verrebbe dalla mano della tecnologia che ormai è sulla bocca di tutti: l’idrogeno. Mazda è anche aperta alla possibilità di lanciare un successore della sua peculiare coupé R-X8, che è stata interrotta nel 2012.

Tanto che l’azienda giapponese ha già registrato diversi brevetti per quello che sarebbe un futuro modello di serie derivato dalla RX Vision Concept. Una nuova coupé che utilizzerebbe un motore rotativo Wankel.

La Mazda RX-8 era peculiare per il suo sistema di accesso alla cabina, con le sue porte ispirate alla cabina di un pick-up, ma soprattutto per il suo motore rotativo, il brevetto dell’ingegnere tedesco Fritz Wankel che ai suoi tempi usava nella sua NSU Ro 80 e che ha venduto a Mazda.

Il marchio giapponese lo ha migliorato e mantenuto fino a pochi anni fa. Dopo aver fermato l’RX-8, il motore Wankel è stato al centro della scena con il lancio di una versione ad autonomia estesa dell’MX-30. Dopodiché, sembra che sarà l’idrogeno a entrare in gioco.

Non dovrebbe sorprenderci che cerchino di affrettare questa strada per dare continuità ai motori termici in generale e al loro Wankel in particolare. Dopotutto, Mazda è legata alla Toyota e il marchio giapponese è un’azienda che afferma che il motore elettrico con batterie non è la panacea e pensa che l’idrogeno possa essere una buona alternativa, sia per alimentare un motore elettrico attraverso una batteria di carburante che per alimentare un motore termico.

E’ stata la rivista giapponese Best Car a far notare che il motore Wankel avrebbe alcuni vantaggi rispetto ad un normale motore a quattro tempi. L’ idrogeno ha la tendenza ad esplodere nei punti caldi di un motore e questi teoricamente non esistono in un propulsore Wankel.

È ancora troppo presto per sapere se questa proposta verrà alla luce. Dipende dall’evoluzione degli standard ambientali, da quanto tempo ci vuole per sviluppare questa tecnologia – si parla di circa tre anni – e se gli studi di marketing dimostrano che c’è domanda per il prodotto e può essere redditizio. Per Mazda questo percorso non è nuovo. A quanto pare nei primi anni 2000 aveva già testato i suoi RX-8 dotati di motori Wankel che potevano utilizzare idrogeno o benzina.

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