McLaren avverte i conducenti: attenzione, i cofani potrebbero aprirsi durante la guida

Dario Marchetti Autore
Dal giugno del 2020 sono state dodici le segnalazioni in tal senso giunte alla NHTSA
McLaren GT

McLaren ha proceduto al richiamo di più di mille GT. A motivare il provvedimento il fatto che il cofano delle vetture in oggetto potrebbe aprirsi nel corso delle operazioni di guida, dando vita a situazioni potenzialmente molto pericolose.

A renderle tale la possibilità che i fermi si guastino durante il funzionamento, spingendo il cofano ad urtare il parabrezza. I modelli GT interessati sono stati fabbricati nel periodo dal 12 settembre 2019 al 19 maggio 2023 e il richiamo permetterà ai concessionari di procedere alla sostituzione dei fermi del cofano difettosi con un nuovo design in modo da riuscire a garantire la necessaria sicurezza agli interessati.

McLaren GT, cosa sta accadendo negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti sono stati richiamati più di mille modelli McLaren GT a causa di un problema con il fermo del cofano, tale da poterne potenzialmente causare l’apertura improvvisa mentre il veicolo è in movimento. Si tratta quindi di una situazione in grado di rappresentare un pericolo significativo non solo per i pochi fortunati che hanno il privilegio di guidare la GT, ma anche per gli altri automobilisti chiamati a condividere le arterie stradali con loro.

McLaren GT

Secondo la casa automobilistica, il problema risiede nel cavo di sgancio manuale del fermo, il quale potrebbe essere sottoposto a una tensione eccessiva. Ove ciò venisse effettivamente a verificarsi, sia il fermo primario che quello secondario potrebbero aprirsi inavvertitamente.

Un evento di questo genere, mentre la Grand Tourer a motore centrale è in movimento, potrebbe sfociare nell’urto tra il cofano e il parabrezza vicino ai punti di cerniera. A quel punto il cofano resterebbe probabilmente in posizione verticale, andando di conseguenza a limitare in maniera più o meno grave visibilità per il conducente.

L’avviso di richiamo indica inoltre che la tensione eccessiva nel cavo potrebbe essere il risultato di un mix di fattori. Un novero in cui andrebbero compresi non solo i danni al cavo stesso, ma anche un suo instradamento non corretto o problemi con il montaggio della leva di rilascio.

Quali sono i modelli interessati dall’avviso di richiamo

In totale, sono interessati 1.012 modelli McLaren GT, in particolare quelli che sono stati venduti nel lasso temporale intercorrente tra il 2020 e il 2023. Si tratta di quelli sottoposti alle operazioni di assemblaggio tra il 12 settembre del 2019 e il 19 maggio del 2023.

Proprio dopo questa data, si è deciso di optare per l’introduzione di un design rivisto. Ne consegue che le GT le quali sono state prodotte in epoca successiva non sono interessate da questo problema. Così come non lo sono gli altri modelli prodotti dalla casa che sono al momento in fase di produzione.

Una McLaren GT

Sia i concessionari che i proprietari delle McLaren GT 2020-2023 riceveranno comunque notifiche sul richiamo “a tempo debito”. A specificarlo proprio l’azienda automobilistica britannica che, però, non è ancora riuscita a indicare date specifiche per i prossimi passi messi in programma.

Per quanto concerne i concessionari, a loro carico andrà la sostituzione della chiusura del cofano con una nuova versione. Una nuova versione la quale presenta un cavo più lungo e un metodo di rilascio del cavo ad anello aggiornato, in contrasto con il design della leva del componente richiamato.

Secondo la National Highway Transportation Safety Administration (NHTSA), non meno di una dozzina di proprietari di McLaren si sono ritrovati con il cofano aperto durante la guida. La prima segnalazione in tal senso risale al mese di giugno del 2020.

Da allora, sono stati segnalati altri episodi di apertura del cofano, nonostante la McLaren abbia provveduto a implementare modifiche di progettazione a maggio 2021 e maggio 2023 senza apparente risultato. Non sono sino a questo momento stati segnalati feriti o incidenti causati da questo problema. La speranza è naturalmente che non si verifichino neanche sino al momento della prevista riparazione.

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