Mercato auto europeo, le elettriche vanno solo a spinta

Il 65% delle immatricolazioni di elettriche è concentrato in soli quattro mercati ricchi. Ma non è l’unica criticità da considerare.
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Il mercato auto europeo ha immatricolato 916.609 nuove auto relativamente ai Paesi dell’Unione europea (Ue) a ottobre, con i veicoli elettrici che toccano una quota del 18,9%, con un picco del 20,6% se si considera l’Europa allargata, pari a 225.399 nuove auto elettriche. La crescita (+32,9% su base annua) sembra robusta, ma l’ACEA storce il naso, definendo l’andamento delle auto elettriche “ancora al di sotto del ritmo richiesto per questa fase di transizione”. Ma non è tutto qui.

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Il problema non è solo il ritmo di questo mercato, ma la geografia delle vendite europee. Il 65% delle immatricolazioni di elettriche è concentrato in soli quattro mercati ricchi: Germania (52.425), Belgio, Paesi Bassi e Francia (34.108). Il resto d’Europa arranca o, nel caso dei mercati più piccoli come l’Estonia, questa con un dato del -35,3% con sole 77 auto, e Malta, con un -34%, addirittura arretra.

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L’unica nota positiva per il pieno elettrico arriva dall’Europa orientale dove si possono sottolineare i numeri di Polonia (+319,9% con 4.812 elettriche), Slovenia (+208,1%) e Slovacchia (+125,1%) che registrano tassi di crescita a tre cifre, partendo ovviamente da basi che erano nel 2024 davvero molto basse.

Ma l’attenzione dell’ACEA si concentra sui veicoli part-time e sui trucchi statistici. I veicoli ibridi sono la tipologia di alimentazione “più diffusa”, mentre i plug-in ibridi registrano la crescita più alta a ottobre, con un dato del +43,2%.

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Questo successo sarebbe però gonfiato da una tattica contabile: l’ACEA raggruppa sotto la categoria “ibridi” anche i mild hybrid e i full hybrid che, ammette l’associazione, possono percorrere distanze brevissime (o nulle) in elettrico, funzionando “essenzialmente come veicoli a combustione interna quasi pura”. Formalmente, per la raccolta statistica, non si considerano più benzina o diesel, categorie, quest’ultime, che registrano crolli anche a due cifre.

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Nel frattempo, per i marchi full electric l’attenzione è tutta su Tesla. Ottobre, essendo tradizionalmente il primo mese di un trimestre, è stato catastrofico. Dopo aver immatricolato 25.656 auto a settembre, ad ottobre le nuove Tesla sono state solo 5.647, un crollo del 48,0% rispetto all’anno precedente. Da inizio anno, Tesla ha immatricolato 117.000 veicoli nell’Ue, il 39,2% in meno rispetto al 2024.

Ci si chiede, però, delle elettriche considerate, quante siano effettivamente uscite dai concessionari per andare direttamente ai privati e quante invece siano parte di flotte aziendali. Pare, quindi, che il gran numero di elettriche vendute e circolanti nel traffico europeo (togliendo vetture più vecchie e inquinanti) possano persino essere la metà di quelle vendute.