Con oltre un secolo di storia all’attivo, la Mercedes ha creato alcune delle più belle auto sulla faccia della Terra. Il marchio tedesco, votato al lusso, ha creato e realizzato i sogni reconditi della clientela di fedeli imprenditori, calciatori e star della musica. La proposta immessa in circolazione maggiormente in grado di rappresentare la vocazione del lusso sportivo, almeno tra i prodotti oggi disponibili in commercio, è la Mercedes-AMG GT 2024.
Frutto del sodalizio sottoscritto con la AMG, che perdura da tanti anni con soddisfazione di ambedue le parti, il gioiello su quattro ruote non ha ancora chiuso la propria storia. Sebbene le normative adottate dall’Unione Europea siano in procinto di diventare restrittive come mai prima d’ora, con l’introduzione dello standard di emissioni Euro 7, il modello rimane al centro dei pensieri. E presto arriverà sotto forma di una rinnovata 2+2 di altissimo spessore, attenta anche alle emissioni di CO2 nell’ambiente.
Sulla base delle informazioni finora rilasciate dagli alti rappresentanti della Stella, nonché le foto spia e le indiscrezioni trapelate, scopriamo insieme le caratteristiche della futura new entry. Apriremo le danze, al solito, con gli esterni, cercando di capire in cosa si differenzieranno dalla proposta attuale e cosa, invece, rimarrà invariato. In seguito, ci interesseremo degli interni, intesi sia in termini di spazio dell’abitacolo sia di tecnologia, dei motori e dei prezzi.
Mercedes-AMG GT 2024: gli esterni
Al Salone di Parigi 2014, la compagnia ha lanciato la supercar stradale, cosa che non faceva da tempo. Nello specifico, dalla SLR. Quindi, è giunto il turno della SLS. Alla vista della coupé, i visitatori della kermesse francese hanno strabuzzato gli occhi. Non sapevano se fosse reale, talmente era incantevole, una vera delizia. In principio, la vettura è uscita in due varianti: la AMG GT da 462 CV e la GTS da 510 CV.
Durante il suo ciclo di vita, la sportiva ha ricevuto spesso degli interventi per mantenerne inalterato il fascino, fino al 2019. Allora si sono fermati i lavori, ma siccome certe storie non finiscono mai, presto la rivedremo, in una serie completamente ripensata. Pizzicata su strada dai “paparazzi delle quattro ruote”, che alimentano ulteriormente l’hype.
Il modello in procinto di arrivare differirà nella silhouette. Se la prima versione sfoggiava un cofano parecchio pronunciato e un posteriore inclinato, il corpo vettura abbraccerà i classici stilemi del colosso di Stoccarda. Per rendervi l’idea, richiamerà la SL Roadster. In segno di continuità con le sportive dell’epoca attuale, la griglia, larga e bassa, sfoggerà delle barre verticali, dei fari e dei finestrini laterali in linea col corso attuale. Oltre al paraurti, anche le prese d’aria saranno nuove, tendenti verso l’alto.
Per quanto riguarda le maniglie, invece di puntare su delle soluzioni scenografici, si punterà sulla semplicità: essendo a scomparsa, la stessa scelta adottata nel caso della S e della sopracitata SL. Comunque, la vera caratteristica peculiarità sarà costituita dall’assetto 2+2, tra i (diversi) motivi che la porteranno a competere con la Porsche 911, la quale ha, appunto, tale configurazione. D’altro canto, la GT avrà delle caratteristiche un po’ più di lusso, il che, come andremo a vedere avrà delle ripercussioni pure sul prezzo.
Degli scatti usciti negli scorsi mesi ritraggono un esemplare camuffato testare in lungo e in largo il Nurburgring Nordschleife. Il mitico “inferno verde” è una delle piste predilette dalle produttrici di auto ad alte prestazioni, specie tedesche, date le condizioni difficili che lo contraddistinguono. Superare un banco di prova del genere significa “aver fatto i compiti” e qui le ambizioni sono ai massimi livelli.
Gli interni
Tra i tanti contenuti aggiunti alla Mercedes-AMG GT vi sarà pure una rinuncia: quella alla variante roadster, onde evitare che metta in ombra la SL. Da quest’ultima eredità la piattaforma (la MSA, la Modular Sports Architecture) e gli interni. Qui spiccherà il touchscreen digitale verticale da 12 pollici, facilmente regolabile, da cui gestire tutte le funzioni della vettura. L’interfaccia utente verrà forse ulteriormente rivista, anche se, qualora ciò dovesse accade, si tratterebbe giusto di un leggero ritocco. Essendo la base molto buona (oltre che di questa generazione) è, infatti, improbabile un cambiamento radicale.
Inoltre, verranno ripresi il volante multifunzione a doppie razze, nonché diversi pulsanti fisici. L’ultima caratteristica potrà sembrare un “antico” retaggio del passato, data la piega presa del settore. In realtà, si tratta di una scelta oculata, dettata dalla volontà di richiamare il vecchio modo di rapportarsi a un’auto. Seppure consapevole che il digitale è il presente e il futuro, il Costruttore prova a trasmettere un tocco caldo a un esemplare che, prima di ogni altra cosa, è chiamato a emozionare. Non immaginatevi a qualcosa di così radicale come la Pagani Utopia, dove il concetto è stato estremizzato, ma, se siete della vecchia scuola, avrete di che apprezzare.
Sebbene siano le prestazioni il vero fiore all’occhiello della vettura, il salotto saprà, comunque, dare delle ottime sensazioni sul fronte della comodità. Sia l’occupante sia i passeggeri si sentiranno subito comodi. Già, i passeggeri, perché, come abbiamo anticipato in apertura, il layout sarà di una 2+2. Ciò contribuirà a distinguerla dalla SL, da cui attinge a pieno senza esserne però una “copia carbone”.
Motori e prezzi
Per l’occasione Mercedes si affida al sistema ibrido e-Performance, presente in diverse configurazioni nella Casa tedesca. Il powertrain adottato sarà quello della GT 63 S E Performance Coupé, opportunamente rivisto con scelte di carattere tecnico ad hoc. A proposito, del compito se ne occuperà la divisione AMG, specializzata nelle alte prestazioni. Che ha deciso di prendere le distanze dalla precedente meccanica, attraverso una serie di rinunce di vari elementi, tra cui, ad esempio, il transaxle, spostando il cambio 9G Speedshift MCT AMG con frizione a bagno d’olio nella parte interiore, con il motore. Sotto il cofano vi sarà fin dal principio l’otto cilindri biturbo, il che costituirà sempre più una rarità nella gamma della Stella, e la potenza aumenterà.
Nella fattispecie, verranno superati gli 800 CV e i 1.000 Nm di coppia motrice massima. Sulla carta, la Mercedes-AMG GT avrà le credenziali per accogliere pure le meno prestanti unità a quattro e sei cilindri. Delle soluzioni, comunque, a dir poco rispettabili e che qualora venissero contemplate verrebbero a costare meno. Che poi il prezzo sia un dettaglio di interesse per gli acquirenti è tutt’altro discorso. La sportiva si rivolgerà, infatti, a chi non avrà problemi di spendere qualche migliaio di euro pur di ritrovarsi la crème de la crème della compagine teutonica.
Il listino partirà almeno da 170 mila euro, riportano fonti vicine, anche se la risposta definitiva la avremo nei mesi futuri, magari già a settembre, alla première ufficiale. Per concludere, le soluzioni tecniche ricorderanno da vicino la SL, ma (e qui viene il bello) con uno sviluppo del telaio su misura, in grado di esaltare il feeling di guida. Una chicca sarà rappresentata dall’handling, comprensivo di uno schema delle sospensioni a doppio braccio oscillante davanti e multilink dietro.