Milano Area B, un flop che brucia: si corre di nuovo ai ripari?

M Magarini
L’Area B di Milano delude clamorosamente: i dati sull’inquinamento sembrano stroncare a pieno le velleità del Comune.
Milano skyline

L’Area B di Milano non ha risolto i problemi, semmai li avrebbe inaspriti. Chi lo afferma è Carlo Monguzzi, consigliere della maggioranza del partito dei Verdi, il quale porta a corredo della sua tesi gli ultimi dati raccolti sul capoluogo lombardo. Introdotta nel 2019, la ZTL (Zona a Traffico Limitato) avrebbe dovuto ridurre in misura significativa l’inquinamento, peccato che i numeri sembrino dire il contrario. Nata con provvedimento nel febbraio di quattro anni fa, le limitazioni applicate dall’ente locale sono diventate sempre più restrettive. Ma i risultati non avrebbero ripagato le decisioni assunte dall’Amministrazione locale, attualmente presieduta da Giuseppe Sala.

Milano: l’inquinamento è aumentato da quando vige l’Area B

Traffico

In Area B sono già entrate circa 632 mila vetture al giorno, contro la media di 630 mila del 2022. In definitiva, la tesi di Monguzzi è che le scelte adottate avrebbero sortito l’effetto contrario rispetto a quanto preventivato in precedenza. Mentre i dati inerenti allo scorso anno sono ufficiali, rilasciati dalle stesse istituzioni, a quelli del 2023 Monguzzi sarebbe pervenute da una fonte interna a Palazzo Marino. Dunque, prima di tirare conclusioni affrettate sarebbe opportuno aspettare il rilascio di una nota dal Comune. Prima di allora il giudizio non potrà che essere impreciso, privo di elementi fondamentali.

Tuttavia, è altrettanto vero che ci si sarebbe potuti aspettare dei numeri migliori da parte dell’Area B, il cui scopo è, appunto, quello di contrastare la circolazione dei mezzi inquinanti. Dotata di 200 telecamere, mira a migliorare la qualità dell’aria di Milano, attualmente una delle città più inquinate d’Europa. A rendere la situazione ai limiti del paradosso è il fatto che, anziché registrare dei benefici sotto questo punto di vista, nel 2022 le vetture circolanti nelle strade di Milano erano in larga parte appartenenti alle classi più vecchie. Staremo allora a vedere quali provvedimenti il Comune abbia intenzione di assumere.

Negli scorsi giorni è stata, intanto, disposta la deroga per i proprietari di auto diesel Euro 5 che ne hanno acquistata una nuova, con la contestuale rottamazione della precedente. Avranno ancora diritto a circolare fino al 30 giugno 2024. Vale altrettanto nel caso di chi se ne serve per svolgere servizi di taxi e di noleggio del conducente. Gli Euro 5 in modalità car pooling saranno, invece, utilizzabili fino al 30 giugno del 2024, previa registrazione sull’apposito portale. La stessa scadenza vale per alcune categorie di lavoratori (espressamente indicate) nel tragitto casa-lavoro tra le ore 21 e le 7 del mattino.

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