Multe a casa e come risolvere tra scadenze, prescrizione e cartelle esattoriali

giacomo mazzarella
cartelle esattoriali

Ci sono multe per infrazioni al Codice della Strada che necessariamente devono essere comminate in diretta da parte delle Forze dell’Ordine. Parliamo per esempio di multe per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza per esempio. Ma ce ne sono altre che possono essere comminate a distanza. SI chiamano multe differite. Grazie all’utilizzo delle nuove apparecchiature per il rilevamento della velocità per esempio, e grazie alle banche dati, tutto è più semplice. Naturalmente però, ci sono le regole da rispettare. Che oltre ad essere quelle a cui devono essere assoggettati i contribuenti sono anche quelle che devono seguire le Forze dell’Ordine per spedirle a casa dei contribuenti.

Multe a casa, ecco quando arrivano e come

Ingresso in una zona a traffico limitato con telecamere di controllo al loro ingresso ed in uscita. E poi, autovelox e tutor per rilevare la velocità degli automobilisti. O ancora T-Red per i semafori con le telecamere a “beccare” chi passa con il rosso. Sono le classiche situazioni che portano un automobilista a ricevere una multa direttamente a casa.

Non essendo possibile ricevere la multa direttamente dalle Forze dell’Ordine, ecco che grazie al numero di targa, al Pubblico Registro Automobilistico, alla Motorizzazione e alle banche dati, la procedura è quella che si definisce “differita”. La legge consente comunque la multa differita anche in casi diversi da quelli prima citati, perché anche un agente delle Forze dell’Ordine può rilevare a vista il numero di targa dell’automobilista colto in violazione (magari per utilizzo dello smartphone alla guida).

Multe a casa, e lo sconto per chi paga subito?

Quando un automobilista è multato per divieto di sosta ed in presenza, o per il già citato mancato utilizzo delle cinture ad un posto di blocco, o ancora, se qualcosa non è a norma durante un controllo dei Carabinieri, può godere di uno sconto. L’automobilista che riceve una contravvenzione per una violazione al Codice della Strada, infrazione stradale, può godere di una riduzione del 30% sull’importo totale della multa.

Si chiama pagamento in misura ridotta e riguarda il caso dell’automobilista che dopo aver preso la multa decide di pagarla entro 5 giorni dalla ricezione della multa. Una agevolazione che si applica anche alle multe differite, quelle che vengono spedite a casa del proprietario del veicolo come registrato al PRA. In questo caso però, la notifica della sanzione è ciò che conta. Infatti i 5 giorni non scattano dalla data della multa come in quelle comminate in presenza. Il conteggio dei 5 giorni per godere del vantaggio parte proprio dalla data di notifica a casa della multa.

I termini di notifica della contravvenzione a casa per infrazioni al Codice della Strada

codice della strada
Se importante è la data di notifica, a partire dalla quale l’automobilista può godere di uno sconto, oppure a partire dalla quale scattano le regole su prescrizione, interessi, sanzioni e spese accessorie, importante è anche il termine entro cui mandare le multe da parte delle Forze dell’Ordine. Infatti a partire dalla data della violazione, la multa a casa dell’automobilista deve arrivare entro 90 giorni.
– Decorsi 3 mesi dall’infrazione infatti, nulla può essere più richiesto al contribuente. Se la multa arriva nei termini e quindi nei 90 giorni, a partire dalla data di arrivo della multa parte il conto dei 60 giorni. L’automobilista ha 60 giorni per pagare la multa senza incorrere in sanzioni e interessi che partono immediatamente dopo il sessantesimo giorno. Senza considerare il fatto che dalla multa si può finire con la cartella esattoriale e con tutti i provvedimenti accessori come il fermo amministrativo per esempio.

Cosa accade quando non si paga la multa arrivata a casa

Una volta che la multa arriva a casa e non viene pagata e nemmeno contestata dal diretto interessato, si passa all’affidamento della riscossione al concessionario. In pratica si arriva alla già citata cartella esattoriale. Ed in questo caso ripartono i termini.

L’Agenzia delle Entrate Riscossione in genere ha 5 anni di tempo per notificare la cartella a partire dalla data di incarico da parte dell’Ente creditore.

Dopo l’invio delle cartelle, in genere il concessionario provvede a dare 30 giorni di tempo per pagare al trasgressore. E sono i 30 giorni di preavviso di fermo amministrativo. Infatti prima di applicare il fermo l’automobilista viene avvertito preventivamente.

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