Multe annue a residente: Milano € 107, Napoli € 8. Perché questa differenza

Ippolito Visconti Autore News Auto
Potenza e Firenze vantano il più alto valore procapite delle multe, con un importo di € 123 a residente, contro € 111 Bologna, € 107 Milano. Fanalino di coda Napoli, con € 8,2 euro a testa mediamente. In Italia, € 55.
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Potenza e Firenze vantano il più alto valore procapite delle multe, con un importo di € 123 a residente, contro € 111 Bologna, € 107 Milano. Fanalino di coda Napoli, con € 8,2 euro a testa mediamente. In Italia, siamo € 55. Lo evidenziano i numeri ufficiali del ministero dell’Interno. Che elabora la rendicontazione degli enti locali: devono fornirla al ministero entro il 31 maggio di ogni anno. Sono le somme effettivamente incassate dalle amministrazioni locali tramite le sanzioni per violazioni al Codice della strada, riporta il Codacons. 

Perché questa differenza abissale fra Napoli e il resto d’Italia? Né i Comuni né il ministero offrono una spiegazione. Trovare una risposta nella burocrazia è impossibile: un elefante che ti respinge. Allora si possono solo avanzare ipotesi.

napoli

Napoli con poche multe: le spiegazioni possibili

Uno. A Potenza, Firenze, Bologna, Milano e in altre città che non siano Napoli, ci sono molti più autovelox funzionanti. Magari esistono anche all’ombra del Vesuvio, ma sono rotti, spenti, senza manutenzione

Due. Stesso discorso per le telecamere delle Zone a traffico limitato. E per le telecamere dei semafori che individuano chi passa col rosso.

Tre. Qualcosa chissà si potrebbe inceppare a Napoli in fatto di elaborazione dei dati. O in materia di notifiche e di riscossione effettiva.

Quattro. A Napoli, città fra le più favolose al mondo, i turisti sono un’infinità. Ma per questioni orografiche, per i saliscendi, per il traffico, per la difficoltà di parcheggio, usano meno l’auto che nelle altre città. Pertanto, autovelox e telecamere lavorano meno.

Cinque. I napoletani sono più prudenti dei milanesi alla guida, e degli altri nelle città italiane. Rispettano di più il Codice della strada, il limite di velocità, il semaforo rosso. O sanno destreggiarsi con maggiore intelligenza e abilità: quando c’è la telecamera, divengono angioletti, e quindi niente multa. Tutto può essere. Tuttavia questo stride col caro assicurazione Rc auto a Napoli: si schizza a 3.000 euro l’anno di polizza per coprire la macchina. In quanto nel meraviglioso capoluogo partenopeo le statistiche delle compagnie indicano un maggior rischio di incidente (e di frode, ossia di sinistro inventato o gonfiato).

Sei. Le auto prese a noleggio da società polacche sono diventate così tante, che il Comune invia la multa al noleggiatore in Polonia senza ricevere risposte. Si tenga anche presente che il Comune spende poco per notificare il verbale a Napoli, ma spende cifre enormi per inviare le contravvenzioni a Varsavia e dintorni. Bisognerebbe inseguire la società di noleggio: per quali cifre? Il gioco vale la candela? È il fenomeno delle targhe polacche. Così da evitare di spendere tantissimo in Rc auto e bollo.

Sette. A Napoli, i ricorsi presentati ai Giudici di pace sono molti. Contenziosi lunghissimi, con appelli ed eventuali opposizioni in Cassazione. Controversie legali che bloccano la multa, mettendola in “freezer”. Se l’automobilista perde, paga.

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Verbali in Italia: record

Comunque sia, nel 2023 i proventi incassati dai principali Comuni grazie alle multe stradali sono aumentati del +6,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo nelle 20 città più grandi d’Italia la cifra complessiva di 584,7 milioni di euro. Primato sul fronte dei proventi delle sanzioni stradali è Roma: 172 milioni di euro nel 2023, in crescita del +29,7% sul 2022. Seguita da Milano con 147 milioni di euro (-3% sul 2022). Più distanziate Firenze con 45 milioni e Bologna con 43 milioni. Se si analizzano solo gli autovelox, 65 milioni di euro: Firenze leader degli incassi, pari a 18,7 milioni di euro, seguita da Milano (8,5 milioni), Roma (7,5 milioni) e Genova (5 milioni).

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L’Osservatorio delle multe non osserva niente

Il Codacons si chiede: che fine ha fatto l’Osservatorio sulle multe stradali introdotto dal decreto legge Pubblica amministrazione bis del 2023? Sarebbe dovuto entrare in funzione entro 90 giorni dalla conversione in legge del decreto (pubblicata in GU il 16 agosto 2023). Obiettivo: realizzare una relazione annuale contenente in particolare i dati relativi agli incidenti stradali. Doveva indicare regolarità e trasparenza nell’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie. E controllare l’uso corretto dei dispositivi elettronici di controllo della velocità.

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