Nuova Fiat Panda: dal 2026 addio all’Italia?

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Nuova Fiat Panda: dal 2026 addio all'Italia?

La nuova Fiat Panda, o la possibile erede dal 2026 non sarà più prodotta in Italia. La produzione resterà a Pomigliano d’Arco fino a quell’anno dopodiché dovrebbe passare ad uno degli stabilimenti di Stellantis nell’est dell’Europa.

In particolare tra i nomi più gettonati degli stabilimenti troviamo Kragujevac in Serbia e di Trnava in Slovacchia. La notizia non è stata ancora confermata dal gruppo Stellantis. L’indiscrezione infatti è stata resa pubblica dal portale Automotive News, e nonostante l’autorevolezza è importante prendere la notizia con le pinze senza soffermarsi troppo.

Cosa sappiamo sulla prossima Fiat Panda

Ricordiamo che la nuova Fiat Panda, come anticipato da Olivier Francois, CEO di Fiat e Abarth, anticiperà nei prossimi anni una nuova serie di modelli che affiancheranno la 500. La base di partenza sarà il concept Centoventi, mostrata per la prima volta nel 2019 al Salone di Ginevra. Se la notizia fosse vera, al posto della Panda a Pomigliano troveremo sicuramente altri modelli. In particolare saranno realizzare vetture premium: questa notizia è già stata confermata da Stellantis stessa.

Con la Panda si punterà principalmente sulla mobilità elettrica sfruttando la propulsione ibrida, o anche con le versioni completamente elettriche. Vedremo se nelle prossime settimane il gruppo Stellantis rilascerà altre informazioni o se, magari, confermerà proprio quanto abbiamo appena riportato. L’obiettivo sarà rendere le auto elettriche più accessibili, visto che le versioni attualmente in commercio hanno prezzi ben al di sopra delle controparti con motore a combustione interna. Per dare una svolta alla mobilità sarà importante tenere i prezzi concorrenziali, altrimenti la famigerata mobilità elettrica diventerà un’esclusiva solo di un certo ceto sociale.

Da un paio di mesi, inoltre, le indiscrezioni confermano un possibile arrivo della Panda elettrica a basso costo. Il periodo di debutto doveva essere previsto per la primavera di quest’anno: tuttavia in queste settimane non sono arrivate né conferme, né smentite. Anche in questo caso ci toccherà aspettare ancora per sapere la verità a riguardo.

 

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