La nuova Fiat Pandina è pronta a diventare la protagonista del segmento delle auto compatte urbane, fondendo in modo impeccabile tradizione e modernità. Con uno stile che omaggia le forme intramontabili della Panda di prima generazione, la Pandina reinterpreta il passato con uno sguardo rivolto al futuro, puntando a trasformarsi in un punto di riferimento tra le utilitarie green entro il 2030.
Pensata per succedere all’attuale Fiat Panda, questa city car sarà lunga circa 3,6 metri, una dimensione perfetta per la vita in città, tra parcheggi stretti e traffico quotidiano. Ma la Pandina non si limita a essere funzionale, propone anche soluzioni tecnologiche avanzate per un pubblico sempre più attento alla sostenibilità ambientale e all’efficienza.

La produzione avverrà nello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco, sfruttando la piattaforma modulare già utilizzata per la Fiat 500, a garanzia di affidabilità e qualità costruttiva.
La gamma motori sarà ampia e variegata: si partirà con un’unità ibrida mild-hybrid, per poi passare a due varianti 100% elettriche, dotate di batterie ad alta efficienza, ricarica veloce e autonomia estesa.
Secondo Olivier François, CEO del marchio, il progetto nasce con un forte carico emozionale: la Pandina è stata paragonata a un “cucciolo”, mentre la Grande Panda è la “mamma orsa”, evidenziando il legame affettivo e generazionale tra i modelli. Un connubio perfetto tra heritage e innovazione che punta a conquistare sia i nostalgici del design Fiat classico, sia i giovani automobilisti in cerca di soluzioni ecologiche ed economiche.

Il debutto ufficiale sarebbe previsto entro il 2029. La strategia Fiat è chiara e punta a offrire un’auto compatta, accessibile e rispettosa dell’ambiente, senza rinunciare a personalità, stile e storia. La nuova Pandina si candida così a essere uno dei pilastri della mobilità urbana del domani. Le aspettative restano dunque altissime e il mercato sembra già pronto ad accogliere una compatta accessibile e al passo con i tempi.