Nuovo Toyota C-HR: partita la produzione nello stabilimento turco

Alessio Salome Autore
Sono state vendute oltre 800.000 unità dal suo primo debutto
Nuovo Toyota C-HR inizio produzione

Il mercato automobilistico europeo accoglie un’importante innovazione con l’introduzione del nuovo Toyota C-HR, il quale segna un passaggio epocale per Toyota Motor Europe (TME). L’avanzamento nella produzione di veicoli a basso impatto ambientale si concretizza nello stabilimento Toyota di Sakarya (Turchia), dove ha preso il via la produzione del rinnovato C-HR, insieme all’avvio della prima linea di assemblaggio di batterie per veicoli elettrificati del continente.

Il produttore giapponese investe con convinzione nella modernizzazione e nell’elettrificazione, destinando 308 milioni di euro per l’upgrade del proprio impianto, il Toyota Motor Manufacturing Turkey (TMMT), segnando così il percorso verso la sua completa elettrificazione in Europa. Questo impegno ha portato l’investimento complessivo nella fabbrica turca a ben 2,5 miliardi di euro.

Nuovo Toyota C-HR inizio produzione

Toyota C-HR 2024: al via la produzione nella fabbrica di Sakarya

Il Toyota C-HR 2024 (di cui ne abbiamo parlato in modo approfondito in un articolo dedicato) si distingue per un design ancora più audace che rafforza il suo posizionamento nel segmento C-SUV, rievocando la silhouette di una coupé sportiva e continuando a riscuotere un notevole successo commerciale, con oltre 800.000 unità vendute sin dal suo debutto. Tale successo ha contribuito ad elevare la quota di mercato europea di Toyota, portandola dal 4% al 7%.

La gamma di motori del nuovo C-HR è interamente elettrificata e comprende varianti Full Hybrid (HEV) da 1.8 e 2 litri, un modello HEV da 2 litri con trazione integrale intelligente (AWD-i) e una versione Plug-in Hybrid da 2 litri. Tale gamma risponde efficacemente alla crescente domanda di SUV elettrificati nel Vecchio Continente, sposando le esigenze di sostenibilità con prestazioni ottimali e basse emissioni di anidride carbonica.

TMMT non solo produrrà il nuovo Toyota C-HR ibrido plug-in, ma anche batterie, con una capacità iniziale di 75.000 unità annuali. Questa mossa strategica consente al costruttore nipponico di rafforzare la propria presenza nel mercato europeo e di avvicinarsi all’ambizioso traguardo di ridurre del 100% le emissioni di CO2 nella sua gamma di veicoli in Europa entro il 2035, come sottolineato da Yoshihiro Nakata – presidente e CEO di Toyota Motor Europe.

Il cammino verso la neutralità carbonica è chiaro per Toyota, con l’obiettivo di raggiungerla in Europa entro il 2040 e negli impianti produttivi europei entro il 2030. In tal senso, TMMT si impegna a minimizzare il consumo energetico e ad investire in energie rinnovabili, tra cui nuove tecnologie di verniciatura a basso impatto e sistemi di ventilazione a zero emissioni, senza trascurare l’utilizzo di energia solare.

Erdogan Sahin, presidente e CEO di Toyota Motor Manufacturing Turkey, ha ribadito l’importanza del ruolo dell’impianto di Sakarya nella strategia globale dell’azienda, evidenziando come l’impegno nella produzione elettrificata e l’attenzione alla sostenibilità siano importanti per rafforzare la competitività dell’impianto e, di conseguenza, del marchio nel suo insieme.

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