Porsche guarda a una collaborazione con Google per l’infotainment

Natale LiVecchi Autore Auto

Porsche cambierà il suo sistema di infotainment. Il costruttore tedesco ha approfittato dell’ultima edizione del CES, il grande evento rivolto alla tecnologia che si svolge a Las Vegas, per avviare conversazioni di altissimo livello con Google. L’iconico costruttore di Weissach sa bene che la tecnologia del gigante di Internet viene implementata nella stragrande maggioranza dei produttori e non vogliono perdere questo tipo di occasione.

Porsche non ha presentato novità alla grande fiera dell’elettronica di Las Vegas, ma è stata comunque presente all’evento. I manager del costruttore tedesco hanno incontrato infatti gli omologhi di casa Google, avviando conversazioni che porteranno la tecnologia del colosso di Internet sui modelli a marchio Porsche. Porsche è consapevole che il sistema operativo proposto da Google sta diventando sempre più popolare praticamente ovunque.

Ma Porsche non sta cercando di lavorare accanto ad Android Auto per governare i suoi modelli futuri, ma sta cercando di ottenere lo stesso accordo che BMW ha ottenuto per la sua ultima generazione di sistema multimediale iDrive. La nona generazione ha adottato parte del suo funzionamento integrando Google nel software di Linux, la stessa strategia che Porsche adotterà per offrire un nuovo sistema di infotainment già a partire dal 2025, secondo alcune indiscrezioni provenienti dalla Germania.

Porsche cerca in Google la tecnologia che Apple oggi non gli fornisce

Le conversazioni sono state condotte dallo stesso Oliver Blume, CEO di Porsche, con i responsabili di Google sebbene risulta particolarmente curioso un fattore da tenere comunque in considerazione. Si tratta infatti del cambio di opinione del costruttore tedesco che, qualche anno fa, pose il veto all’ingresso del colosso della rete nel sistema multimediale e di infotainment dei suoi modelli, puntando maggiormente sui servizi offerti Apple, così che i possessori di dispositivi Android potessero accedere ai servizi di connettività a partire dal 2021.

Porsche 911 Dakar

Ora in Porsche volteranno quindi le spalle al colosso della Mela poiché lo vedono più indietro nei suoi sviluppi e si stanno orientando appunto verso un altro colosso come è Google. Tra i servizi di questo tipo oggi disponibili, Google è quello che ha portato a questo nuovo approccio. La funzione Google Maps è quella che attira di più il CEO di Porsche, chiaramente oltre al resto delle applicazioni Google, sebbene comunque è l’applicazione rivolta alla navigazione che genera al momento l’interesse maggiore.

L’alleanza con Google è il primo passo per le auto a guida autonoma

C’è una ragione per tutto anche quando potrebbe non sembrare scontato, Porsche si sta anche imbarcando nella tecnologia relativa alla guida autonoma per la quale sono necessarie mappe HD ad alta risoluzione e sul mercato ne esistono poche più complete di quelle a disposizione di Google.

Gli sviluppatori di Google Maps hanno già girato il mondo con i loro veicoli speciali dotati dei potenti sensori LiDAR, quindi hanno una mappatura del mondo in 3D particolarmente completa. Uno strumento potente di cui Porsche, che cerca sempre l’eccellenza, vuole ora beneficiare.

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